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 2009  settembre 07 Lunedì calendario

Scuola, irregolare una mensa su tre - Qualità scadente in un terzo degli istituti. Una percentuale altissima, alla vigi­lia dell’avvio dell’anno scolasti­co: i cibi serviti agli alunni nelle mense non rispettano gli stan­dard previsti nei capitolati d’ap­palto

Scuola, irregolare una mensa su tre - Qualità scadente in un terzo degli istituti. Una percentuale altissima, alla vigi­lia dell’avvio dell’anno scolasti­co: i cibi serviti agli alunni nelle mense non rispettano gli stan­dard previsti nei capitolati d’ap­palto. In altre parole, le aziende che le riforniscono hanno trova­to il sistema di risparmiare, di­stribuendo carne, pasta e quan­t’altro a un prezzo notevolmen­te inferiore rispetto al concorda­to. Risultato degli accertamenti svolti dai carabinieri del Nas in 178 strutture: ne sono state chiuse quindici. I sigilli sono scattati anche per due mense mentre sono state sequestrate ben 3,6 tonnellate di pietanze. Gli investigatori hanno inoltre denunciato 28 persone, i nomi di 44 responsabili di aziende so­no stati segnalati per violazioni amministrative. In tutto, 101 le infrazioni accertate: in alcuni casi quelle penali (32) e ammi­nistrative (69) sono a carico del­la stessa società. Un bilancio pesante, dun­que, quello che esce dai control­li eseguiti da gennaio ad agosto scorsi. Otto mesi di verifiche mirate. «C’è una distribuzione equa dei sequestri sul territorio nazionale – spiega il colonnel­lo dei carabinieri Antonio Amo­roso ”. Le irregolarità sono a macchia di leopardo. In buona parte riguardano episodi di fro­di, in particolare casi di cibo non adeguato o nocivo, o caren­ze strutturali nelle apparecchia­ture utilizzate. Spesso la sommi­nistrazione di cibo inidoneo non è un fatto voluto ma causa­to da ignoranza, disinteresse o cattiva formazione. Sommini­­strare carne avariata, nella mag­gior parte dei casi, è attribuibi­le a episodi di imprudenza». «Accade spesso che vengano somministrati cibi di minor pre­gio, ma in linea di massima pos­siamo dire che si tratta di azien­de di catering corrette e che non c’è da preoccuparsi. Finora – rivela Amoroso – ci sono stati casi di malori intestinali e disordini alimentari, ma non di intossicazioni gravi». L’Associazione nazionale ge­nitori (Age) ha definito «preoc­cupanti » i risultati delle ispezio­ni. «Chiediamo al ministero – dice il presidente Davide Guar­neri – di disporre ulteriori e maggiori controlli nelle struttu­re e nelle mense scolastiche». Nelle mense «il servizio e la qualità sono estremamente sca­duti », osserva il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. L’asso­ciazione dei consumatori punta il dito sugli appalti: «Ormai so­no all’osso, sono tutti al ribasso per la penuria di fondi nelle suole». Preoccupato Ilario Pe­rotto, presidente dell’Angem, l’Associazione nazionale gesto­ri mense aderente alla Fipe: «Vorrei sapere i nomi delle aziende che hanno commesso le irregolarità e di quali infrazio­ni si tratta: non si può fare di tutta l’erba un fascio, ritengo che le aziende che rappresento non siano coinvolte».