Virginia Piccolillo, corriere.it 7/9/2009, 7 settembre 2009
«Lui è un leader». Allarga il sorriso e fa occhietti a fessura: sta parlando del suo «Papi». proprio lei
«Lui è un leader». Allarga il sorriso e fa occhietti a fessura: sta parlando del suo «Papi». proprio lei. Noemi Letizia. La ragazzina di Casoria che vide arrivare alla festa dei 18 anni Silvio Berlusconi. In tasca un piccolo presente: un collier da seimila euro. In vista, grane devastanti: la fine del matrimonio e scossoni istituzionali ancora in corso. Ma lei scuote la frangia: «Non si tratta di scandalo. Si tratta di disinformazione ». Filo di perle, abito a palloncino bianco con fiocchetto bon-ton e maxi unghie con french manicure ma con smalto trasparente, di fronte a una cronista del Daily Mail e le telecamere di Sky, Noemi rompe il silenzio (occupato da 4 mesi di clamore su escort e festini in casa Berlusconi). E mira al cuore di «mamma» Lario: «Non sono io la ragione del divorzio. La gente pensa male. A volte le persone stanno a quello che gli dicono», ma «non può una festa dei 18 anni rovinare un matrimonio. Altrimenti che matrimonio è? Avranno problemi loro. Io non c’entro nulla». Ricorda a Veronica «che sta parlando con una ragazza di 18 anni. Lei è una persona grande. una mamma. Potrebbe capire che non c’era bisogno di dire quello che ha detto». Ma concede: «Credo che lei sia una bella persona. Magari quello che è successo è stato un caso». O colpa della stampa: «Hanno trasformato un rapporto personale in una storia morbosa. Tutto quello che di cattivo hanno detto su questa storia non è corretto perché non c’è nulla di cattivo ». Postura studiata, gambe chiuse a cucchiaio, Noemi azzarda anche l’inglese raccontando della scoperta della sua popolarità: «Ho visto le mie foto sui giornali e mi sono sbalordita... yeah is very surprised ». Del party con Papi racconta: « Yeah there was a lot of people. Very nice music. Dancing. Abbiamo ballato. Ci siamo divertiti. Dopo la festa, after birthday, we ... siamo andati... a mangiare al borgo di Napoli brioche e cornetti». Solo un’incertezza nell’orario: «3 pm (del pomeriggio; ndr )... no 3 am». Si nota l’impegno. Sta studiando Noemi. Non vacilla ricostruendo l’arrivo del premier: «Io non sapevo nulla, ha fatto tutto mio padre. Lui è venuto, mi ha portato il regalo. Un collier d’oro e diamanti molto, ma molto, ma molto bello. Poi ha cenato e poi è dovuto andare». Né sull’origine del loro rapporto: «L’ho conosciuto da piccola. un amico di mio padre. Infatti è da piccola che gli ho dato questo soprannome Papi. Perché sono molto dolce» (la giornalista attribuirà per errore il « so sweet » a Silvio). «Quando mio padre andava da lui, qualche volta mi ha portato». Noemi dice di aver visto le case di Berlusconi: «Sono tutte belle». Ma di non avere mai conosciuto i suoi figli. Di Barbara che su Vanity Fair aveva segnato la distanza da lei (sottolineando: «Io non frequento persone anziane », allusione al padre 72enne) Noemi dice solo: «Penso che l’abbia detto in senso cattivo » . La politica non la interessa. Voterà Berlusconi «non perché è amico di famiglia. Ma perché è un leader». Ma medita di sfondare a Hollywood. Ce l’hanno fatta solo la Loren e la Bellucci, obietta l’intervistatrice: «Molte solo perché non ci hanno provato. Io so quello che voglio. So dove posso arrivare. Giustamente fino a oggi non ho potuto fare nulla perché non ero nota». Ma ora che ha «acquistato notorietà» se la chiameranno in Usa non esiterà, assicura. Perché «paura non fa parte del mio vocabolario » .