Francesco Bei, la Repubblica, 05/09/09, 5 settembre 2009
DALLA RISCOPERTA DEI DIALETTI AL NUOVO NOME PER PIAZZA VENEZIA: ECCO IL PIANO PER L’UNITA’ D’ITALIA
Una celebrazione "pop", poco istituzionale, che molto concede ai nuovi fenomeni di comunicazione tipo Facebook e alla televisione. Con una decisa coloritura leghista sull´insieme e diverse sorprese, come quella di cambiare nome a piazza Venezia a Roma per ribattezzarla «piazza dell´Unità d´Italia». il programma per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell´Unità che Silvio Berlusconi e Sandro Bondi hanno illustrato ieri al capo dello Stato. Repubblica è in grado di anticiparne i contenuti, in attesa che il comitato dei Garanti presieduto da Carlo Azeglio Ciampi si pronunci nel merito. E proprio Napolitano, preso atto «con soddisfazione» che il governo ha recepito il suo impulso a definire «senza ulteriori ritardi» il programma delle celebrazioni, ieri ha chiesto a Berlusconi il «pieno coinvolgimento» del comitato Ciampi.
«Che cosa è l´Italia per noi?», si è chiesto Bondi in Consiglio dei ministri illustrando le proposte. La riposta, musica per le orecchie di Bossi, è stata questa: «Il nostro governo ha sempre pensato alle molte Italie, perché la caratteristiche principale del nostro paese è di avere storie diverse». L´obiettivo del governo è quindi quello di «dare valore alle differenze in chiave federale». E per far questo ci sono molte strade. Anzitutto la «valorizzazione delle molte anime del Risorgimento». Non più o non solo «quella monarchica e quella democratico-liberale, ma anche quella federalista» di Cattaneo, nume tutelare del Carroccio. Nella bozza del ministro si prevede inoltre un´antologia degli statuti comunali per esaltare le «libertà locali» delle Repubbliche italiane precedenti al Regno d´Italia. In quest´operazione rientra anche la riscoperta dei dialetti locali, che Bossi vorrebbe introdurre nelle scuole. «Un censimento dei dizionari dai vari dialetti all´italiano - sostiene Bondi - fotograferebbe la variegata realtà linguistica del dopo Unità e risponderebbe anche ad un´esigenza avvertita». E certamente sentita dalla Lega.
Ma visto che si parla di partito del Sud, anche i nostalgici dei Borbone saranno accontentati. Il piano del governo ipotizza infatti una manifestazione a Gaeta, la rocca dove venne schiacciata l´ultima resistenza di Francesco II, come «riconciliazione fra piemontesi e borbonici». Altre "chicche" del piano sono il cambio di nome di piazza Venezia a Roma e una grande manifestazione di avvio delle celebrazioni nel marzo 2011 all´Altare della Patria, a cui dovranno partecipare «tutti i sindaci d´Italia». Un´adunanza di più di 8000 primi cittadini.
Nel regno del magnate della tv, importanza primaria viene ovviamente data al piccolo schermo con un massiccio coinvolgimento della Rai. L´idea più originale è quella di dar vita a un «Tg del Risorgimento», un racconto della Storia «come fosse il Tg delle venti», per descrivere le giornate più memorabili dell´unificazione: «Titoli di apertura, corrispondenze dai campi di guerra, i retroscena della politica, le interviste ai protagonisti, gli editoriali». Spazio anche ai concerti. Quelli di musica classica, ma anche quelli dell´orchestra di Renzo Arbore. E poi Facebook, nella speranza di attirare i giovani: «Verranno realizzate - dice Bondi - delle pagine dei principali protagonisti come Garibaldi, Mazzini, Cavour, che dialogheranno direttamente, come se fossero vivi, con i loro "amici" sulla Rete». Infine l´Italia in Dvd: «Venti Dvd da allegare ad uno dei maggiori quotidiani italiani per raccontare i momenti più importanti e i personaggi che hanno caratterizzato i primi 150 anni della storia d´Italia». Un solo quotidiano, ma al momento non è specificato quale.