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 2009  settembre 05 Sabato calendario

CORSIVI

Ieri sera, per strada, ho visto un manifesto del partito di Pier Ferdinando Casini. Il grande titolo, sopra due coppie di mani congiunte, era «L’Italia nasce dal centro». Quelle mani congiunte facevano pensare che anche i figli nascono dal centro. Ma questo è secondario e forse sbagliato. Quel che più mi ha colpito è lo slogan finale, che dovrebbe dare significato al tutto. E la frase è: «Il centro estremo». Sono rimasto perplesso: di estremismi ho, alla mia età, una ricca esperienza, ma all’estremismo centrista non c’ero mai arrivato. E poi – politica a parte – che cosa può essere un «centro estremo»? Per un verso intoccabile: come lo tocci diventa sempre un po’ meno estremo. E, per l’altro, inafferrabile, come fai a prenderlo. E soprattutto, come fai a esserlo? Per rimanere estremo devi essere assolutamente immobile. Ma forse è questo che vuol Pier Ferdinando Casini. Un’Italia immobile nelle sue mani: ma come farà ad afferrarla senza spostarla un po’ a destra o un po’ a sinistra?