Dagospia, 04/09/09 (da Enrica Roddolo, Il Mondo), 4 settembre 2009
I PIANI DI RIOTTA SOTTO IL SOLE WEB PER LA RETE (MURDOCH STYLE) – LA ROTTWEILER ROITFELD MINACCIA LA POLTRONA DELLA WINTOUR – REKEBAH, DAL ”SUN” ALLE VETTE DI NEWS CORP. - RAI, TORNA L’IDEA DEL CANONE ”ELETTRICO” – A CHI IL GRINZANE? ARINGOLI O BOTTARI?
1 - FERRARA SCIPPA IL VATICANISTA...
Tempi di duelli vaticani. E Giuliano Ferrara mette a segno un nuovo acquisto, una penna molto attenta alle faccende di Oltretevere. Dopo una trattativa durata diversi mesi, il vaticanista di Antonio Polito al Riformista, Paolo Rodari, si prepara infatti a traslocare al Foglio di Ferrara. Da dove se ne è andato per Red Tv, Francesco Cundari, il notista di politica e questioni vaticane. Pure lui con un passato al Riformista, e che nella tv dovrebbe tirare le fila del progetto di un nuovo telegiornale che conta di andare in onda nel mese di novembre.
2 - MURDOCH STYLE SOTTO IL SOLE WEB...
La redazione aspetta di sentire, dalla voce del direttore Gianni Riotta, i nuovi ambiziosi piani per le operazioni online del Sole-24Ore. A metà settembre il direttore dovrebbe infatti incontrare l’internet team per illustrare progetti e idee. La nuova strategia web sarà diretta da Riotta stesso, con il management di Paola Bonomo che il gruppo editoriale confindustriale ha strappato a eBay.
Bonomo è un’esperta di micropagamenti su internet, quelli annunciati anche dal tycoon Rupert Murdoch per i siti dei giornali del suo gruppo. Intanto, Riotta ha mosso le pedine in caporedazione: Mauro Meazza, in sordina, è appena diventato primo caporedattore centrale, una novità per il quotidiano che da anni aveva un unico staff di caporedazione. Dovrebbe dare nuovo impulso alla fattura del giornale ma seguire anche l’integrazione con l’online. Un professionista che lavora per due.
3 - RAI, CANONE ELETTRICO?
Tempo fa, la Corte europea di Strasburgo dichiarò infondato il ricorso di un cittadino italiano contro le misure prese nei suoi confronti per il mancato pagamento del canone Rai. Già, il canone. A Roma come a Londra il tema della license fee è sempre all’ordine del giorno. Perché vale parecchio, specie in tempi di vacche magre. Così, anche ai piani alti di viale Mazzini, si torna a parlare di un piano anti-evasione per recuperare il mancato introito della tassa sulla tv. E per esempio, circolano idee come quella di agganciare il canone alle bollette elettriche dell’Enel.
4 - POLTRONE DI MODA ALLA PROVA CRISI...
la regina del fashion globale. Con le sue scelte di stile costruisce gusti di moda e fortune imprenditoriali. Ma la recessione, anche per Anna Wintour, zarina di Vogue America, costerà un po’ di glamour in meno. E, forse, anche del resto. Nel Gotha dello chic si parla della giovane, e bionda Carine Roitfeld, boss di Vogue France, come possibile, futura sovrana di stile della corazzata Vogue di oltreoceano.
Mentre, a Londra, tra pochi giorni la quarantenne Rekebah Wade prenderà il timone di chief executive alla News International di Rupert Murdoch. Dopo essersi fatta le ossa al timone della corazzata Sun dove arrivò poco più che trentenne, adesso dominerà dal Times fino al News of the world e al Sun, facendo riferimento alla News Corp Europe e al figlio di Rupert, James Murdoch.
5 - L’EDITRICE INNAMORATA DEL GRINZANE...
Chi è la donna che conta di raccogliere l’eredità del premio Grinzane Cavour, che va all’asta dopo le tempeste di primavera, e sfida l’offerta dell’avvocato Gianni Aringoli, numero uno del Premio Capalbio?
Caterina Bottari, vedova dell’editore, pittore e scrittore torinese Mario Lattes, si è stabilita a Monforte d’Alba (Cuneo) cinque anni fa, acquistando le vecchie scuole elementari nel centro storico del paese che adesso conta di ristrutturare per ricavarne una sede prestigiosa della Fondazione Bottari Lattes che dal prossimo anno, se tutto andrà bene, potrebbe diventare il nuovo cuore del Grinzane.
Innamoratasi di Monforte, la Portofino delle Langhe, com’è conosciuta fra gli amanti del turismo del vino, non solo italiani ma soprattutto svizzeri e tedeschi, Caterina Bottari ha chiamato come vicepresidente del suo sodalizio in terra di Langa Adolfo Ivaldi, e sembra non temere gli oltre 300 mila euro messi sul piatto da Aringoli per far suo l’ambito premio.