VArie, 4 settembre 2009
FARE Milano, ucciso con una coltellata Vicina di casa caduta da finestra Giallo a Milano: un marocchino di 46 anni è stato trovato morto con una ferita all’addome sul pianerottolo della propria abitazione in via Filippo Abbiati, mentre una sua vicina di casa è stata trovata per strada, dopo essere caduta da una finestra, ed è in gravi condizioni
FARE Milano, ucciso con una coltellata Vicina di casa caduta da finestra Giallo a Milano: un marocchino di 46 anni è stato trovato morto con una ferita all’addome sul pianerottolo della propria abitazione in via Filippo Abbiati, mentre una sua vicina di casa è stata trovata per strada, dopo essere caduta da una finestra, ed è in gravi condizioni. Sul posto sono intervenuti i volontari del 118, gli agenti della Questura e i vigili del fuoco che stanno cercando di ricostruire l’accaduto. Il marocchino è stato trovato morto questa mattina nel suo appartamento in via Abbiati a Milano. Gli operatori del 118 sono intervenuti alle 7:30 quando uno dei condomini ha visto una donna priva di sensi in cortile. Subito dopo sono entrati in uno degli appartamenti trovando il cadavere dell’uomo. Non è stato ancora accertato quale fosse il legame tra l’uomo trovato morto e la donna, che si sarebbe gettata dalla finestra del terzo piano. La donna è stata trasportata in ospedale dove si trova ora in condizioni gravissime. *** IN VIA ABBIATI. LA MOGLIE DELLA VITTIMA, DA POCHI GIORNI IN ITALIA, E’ INCINTA Uomo ucciso a coltellate, sospetti su vicina che si è gettata dalla finestra La vittima è un marocchino di 46 anni. La 30enne aveva una relazione con lui ed era gelosa. Ha tentato il suicidio Rilievi della scientifica in via Abbiati (Newpress)MILANO - Un marocchino di 46 anni, Abdelkrim Et Touizi, regolare e incensurato, ucciso con una coltellata all’addome sul pianerottolo della propria abitazione; la vicina, una ragazza marocchina di 30 anni, riversa sul marciapiede dopo essersi lanciata dal terzo piano, un volo di dieci metri. Questo il drammatico scenario che si è presentato venerdì mattina agli occhi degli operatori del 118 e degli agenti di polizia, accorsi dopo una chiamata di alcuni residenti in un condominio di via Filippo Abbiati a Milano. La donna è stata ricoverata all’ospedale Niguarda: è in gravi condizioni ed è stata operata per ridurre le molteplici fratture, ma non rischia la vita. Gli inquirenti sospettano proprio di lei: aveva una relazione con la vittima e lo avrebbe accoltellato accecata dalla gelosia in quanto una settimana fa, dal Marocco, era ritornata in Italia la moglie - incinta - dell’uomo. Nei giorni scorsi pare che la 30enne avesse minacciato la rivale dicendole: «Non sarà più tuo, non te lo riprenderai mai più». Gli inquirenti dovrebbero a breve iscrivere la donna nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. Non è escluso che le contestino anche l’aggravante della premeditazione. La moglie incinta piange il marito ucciso (Sciaky)L’ALLARME - Una vicina ha raccontato che la mattina, poco dopo le 7, la giovane marocchina ha bussato alla sua porta, gridando «aiuto, polizia». In quel momento l’uomo accoltellato «era ancora vivo», riferisce la donna. Poco dopo l’uomo è spirato e la ragazza, invano trattenuta dalla vicina e da uno dei fratelli, si è gettata da una finestra del suo appartamento al terzo piano. A quanto sembra la vittima è stata aggredita mentre stava portando la spazzatura in cortile, scendendo dalla sua abitazione al quarto piano. Il delitto è avvenuto sul pianerottolo del terzo piano, dove la 30enne vive con i due fratelli e la cognata. I fratelli della 30enne sono stati portati in Questura per essere interrogati, cosa che non è ancora stato possibile fare con la donna a causa delle fratture riportate nella caduta. LA MOGLIE E’ INCINTA - Abdelkrim Et Touizi da pochi giorni era riuscito a far venire in Italia la moglie, incinta. Una vicina del quarto piano lo ricorda come un uomo «portato allo scherzo». «Era una bravissima persona - racconta la donna -, molto cordiale». Non conosceva invece la famiglia Mouflhi, a cui apparteneva la ragazza ora ricoverata in ospedale. La giovane donna, che i vicini vedevano sempre in abiti rigorosamente tradizionali, viene descritta come silenziosa e discreta. Il coltello da cucina, utilizzato probabilmente per l’aggressione, è stato trovato accanto al corpo; la polizia ha sequestrato il portacoltelli trovato nella cucina dei fratelli marocchini. Sul posto è intervenuta anche il pm di Turno, Roberta Brera, con il medico legale e gli investigatori della Squadra Mobile. 04 settembre 2009