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 2009  settembre 04 Venerdì calendario

MIYUKI, FIRST LADY SPAZAILE FA IMPAZZIRE IL GIAPPONE


Qualcuno ricorda il nome di una "first lady" giapponese? Ovviamente no, perché Tokyo non ha mai avuto una Jacqueline Kennedy, una Nancy Reagan, una Raissa Gorbaciova. Le consorti dei primi ministri nipponici tendono a vivere all’ombra dei loro potenti mariti: brave mogli, solerti madri, ma non protagoniste della vita sociale o politica. Tuttavia, il terremoto elettorale che ha sconvolto il Sol levante domenica scorsa, con il Partito democratico per la prima volta vincente, potrebbe colmare questo gap.
Miyuki Hatoyama, moglie del 62enne futuro premier Yukio Hatoyama, non sembra essere particolarmente aderente allo stereotipo della "shufu", la massaia nipponica. A 66 anni, non è una donna che abbassi il volto di fronte alle telecamere, anzi sa padroneggiare il mezzo televisivo come pochi, dopo anni di carriera nello "show-biz". E ha un’esperienza che nessuna first-lady mondiale può vantare, neanche le celebrate Michelle Obama e Carla Bruni-Sarkozy: un viaggio interplanetario.
Miyuki Hatoyama l’ha raccontato tempo fa in un’intervista per un libro dal titolo Le cose più bizzarre che ho incontrato. «Mentre il mio corpo stava dormendo, penso che il mio spirito sia volato su un Ufo triangolare fino a Venere» ha rivelato la futura first lady. «Era - ha aggiunto -un posto molto bello e molto verde».
La storia del viaggio interplanetario di Miyuki Hatoyama non ha prodotto particolare sbalordimento. In un paese che ospita alcuni tra i più improbabili nuovi credi religiosi - da leggere l’ironico Volevo essere un guru del famoso regista e attore Takeshi Kitano - il livello di bizzarria dell’esperienza narrata da Lady Hatoyama non è inaudito. Ben più sconcertanti sono state negli anni le attività del gruppo Panawave che, per proteggersi dalle terribili onde elettromagnetiche (comuniste) che avrebbero provocato una pluririmandata Apocalisse, impacchettavano in lenzuola bianche alberi e ogni cosa spuntasse dal terreno. O, per entrare nel campo del criminoso, è ricordata con raccapriccio la devastante vicenda di Aum Shinri kyo, il gruppo che nel 1995 pensò di accelerare l’Armageddon spargendo il gas sarin nella metropolitana di Tokyo.
Piuttosto, il viaggio spaziale di Miyuki può suggerire facili ironie, in considerazione del fatto che il famoso marito - Yukio - è soprannominato "E.T." per la sua somiglianza al simpatico extraterrestre creato dal genio di Carlo Rambaldi per Steven Spielberg. Uno sfottò che il futuro premier ha accettato sportivamente, tanto da far produrre gadget e adesivi in tema per una sua campagna elettorale.
La coppia in realtà è particolarmente ben assortita. L’incontro tra i due coniugi non è avvenuto nello spazio, ma a metà anni ”70 negli Usa, dove la donna viveva col suo primo marito, un ristoratore. Ed è stato un incontro che ha cambiato la vita a Yukio, allora giovane studente a Stanford, capace di sfidare le convenzioni per avere Miyuki. I due si completano, nella loro diversità. Lui, il politico secchione, rampollo di una delle famiglie più potenti del paese, pronipote del fondatore della Bridgestone. Lei, più anziana, nata nella Shanghai occupata dall’Armata imperiale nipponica nel 1943, artista, cantante nella compagnia di rivista Takarazuka, appassionata di culture new age, autrice di libri come La cucina spirituale di Miyuki Hatoyama. Nonché amica di Tom Cruise (in una vita precedente in cui, neanche a dirlo, il protagonista de L’ultimo samurai era giapponese). E viaggiatrice spaziale.
Miyuki Hatoyama televisivamente funziona e molti osservatori sono pronti a scommettere che possa diventare un modello per le giapponesi, andando a prendere il posto nell’immaginario collettivo dell’appannata principessa Masako. Quest’ultima, quando si sposò con l’erede al trono Naruhito lasciando la carriera di diplomatica, divenne la beniamina delle donne. Poi, la depressione della principessa e il suo lungo ritiro dalla vita pubblica, hanno lasciato un vuoto. Miyuki Hatoyama, forse anche grazie alla sua eccentricità, sembra essere la persona adatta a colmarlo.