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 2009  settembre 04 Venerdì calendario

NON SOLO EUROPA. L’ERASMUS SBARCA IN ASIA E AMERICA


Non solo Europa, ma an­che Sud America, Cuba, Ser­bia, Montenegro, Cile, Cana­da e Israele. L’Erasmus allar­ga i propri orizzonti e agli studenti desiderosi di aggior­nare il proprio curriculum scolastico con esperienze for­mative oltre il Vecchio Conti­nente, offre anche questo: periodi di studio a migliaia di chilometri di distanza dal­­l’Italia. il caso dell’Universi­tà di Bologna che grazie ai nuovi finanziamenti del­l’Unione Europea per il pro­gramma di mobilità e coope­razione internazionale in campo universitario («Era­smus Mundus»), propone ai propri studenti dal prossi­mo anno accademico 17 nuo­ve destinazioni extra-euro­pee.

«Abbiamo cominciato due anni fa con Paesi confi­nanti con l’Unione Europea ­precisa Giovanna Filippini, dirigente del dipartimento amministrativo relazioni in­ternazionali dell’Alma Mater Studiorum - poi abbiamo aperto ai Paesi asiatici e ora anche all’America Latina. un’esperienza che dà ai ra­gazzi delle competenze mag­giori, oltre a offrire loro un’opportunità di confronto con colleghi di altri Paesi».

La ghiotta occasione può essere colta dagli studenti di tutti i livelli universitari ma anche da docenti e dottoran­di che potranno contare su una borsa di studio un po’ più «ricca» del solito: si va dai mille euro mensili per i ragazzi più giovani fino a mille e cinquecento euro per i dottorandi e due mila e cin­quecento per i professori. Il programma copre anche le spese di viaggio ma non, ci tengono a sottolineare dal­l’ateneo bolognese, «il Nata­le e la Pasqua in famiglia». Diversa la durata della tra­sferta: si va da un periodo di permanenza minimo di tre mesi fino a un massimo di dieci mesi, ma ci sono casi in cui la borsa di studio co­pre l’intera durata dei corsi.

Tra le destinazioni tra cui si potrà scegliere ci sono Ci­na, India, Ecuador, Venezue­la, Perù, Brasile, ma anche l’area geografica dei Balcani con Serbia, Montenegro e Al­bania. Un centinaio le univer­sità straniere coinvolte. E Bo­logna non è un’eccezione. Anche la Luiss Guido Carli ha stipulato infatti oltre cen­to accordi di scambio stu­denti con ventiquattro part­ner extraeuropei: è il caso di Argentina, Australia, Singa­pore, Nuova Zelanda e infi­ne Israele, il cui contratto è in fase di approvazione. La scelta è vasta. Basti pensare che quest’anno, grazie alla mobilità Erasmus, partiran­no dall’università romana circa 270 studenti Luiss. «Svolgere un’esperienza di studio all’estero - spiegano dall’ateneo - è diventato uno dei primi passi da com­piere per uno studente di qualità. Università oggi è esperienza culturale globale e luogo di crescita a 360 gra­di » .