Katie Phelan, www.unisg.it, 4 settembre 2009
IL critico gastronomico AA Gill ha recentemente scritto del ruolo del cibo nei momenti di dolore: ”Il cibo è strettamente legato alla morte, come altre tappe fondamentali della nostra vita
IL critico gastronomico AA Gill ha recentemente scritto del ruolo del cibo nei momenti di dolore: ”Il cibo è strettamente legato alla morte, come altre tappe fondamentali della nostra vita. Esso è, per sua natura, simbolico e metafisico. I defunti sono aldilà del soccorso e dell’ospitalità. Per questo li ricordiamo mangiando”. L’interpretazione del cibo associato al lutto presentata da Gill mi ha fatto pensare alla veglia dei defunti irlandese e a come, durante questo rito, cibo e musica siano uniti da un intenso legame. In Irlanda la veglia funebre consente a famigliari e amici del defunto di abbandonarsi emotivamente (cosa che gli irlandesi sono spesso accusati di non fare). Le case dove si svolge il rito diventano il luogo di riunioni animate da storie, canzoni e tramezzini, il tradizionale porter cake e bicchieri di Jameson, strette di mano e pacche sulle spalle. Con la veglia si celebra una vita vissuta, non la commemorazione di una vita perduta. Cibo e canti uniscono e consolano. Si tratta di entità tangibili in un momento di sofferenza, che aiutano a darci la forza di continuare.