Wall Street Journal, 3 settembre 2009, 3 settembre 2009
Le banche straniere, con la loro reputazione così colpita dalla crisi finanziaria globale, rischiano di essere sbattute fuori dal mercato dei derivati finanziari cinese, che si sta allargando prepotentemente
Le banche straniere, con la loro reputazione così colpita dalla crisi finanziaria globale, rischiano di essere sbattute fuori dal mercato dei derivati finanziari cinese, che si sta allargando prepotentemente. Il metodo che vuole utilizzare il governo di Bejing è ben allestito: farà un accordo con le cinque maggiori banche cinesi (che sono tutte a controllo statale) con cui le vincola a trattare con le banche estere solo a condizioni creditizie e patrimoniali a cui difficilmente gli istituti occidentali potranno adattarsi. Le banche sono la Bank of China Ltd., Industrial & Commercial Bank of China Ltd., China Construction Bank, Agricultural Bank of China Co. and Bank of Communications, assieme controllano l’80% delle liquidità circolante sul mercato cinese.