Luigi Chiarello, ItaliaOggi, 03/09/09, 3 settembre 2009
GLI INCIDENTI? PER DROGA E VELOCITA’
Zaia alza il tiro in fatto di incidenti stradali e propone all’opinione pubblica dieci domande, a cui nessuno risponde. Dopo aver detto, nei giorni scorsi, che «bisogna finirla di considerare ubriaco chi beve due bicchieri di vino», il ministro alle politiche agricole torna sulla polemica sollevata dalla proposta di avere tolleranza zero per chiunque sia «beccato» con quantità, anche infime, di alcol nel sangue mentre è al volante. Oggi, va detto, il limite massimo consentito dalla legge è di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue. Una soglia, questa, che piace al titolare di via XX settembre. Per questo, Zaia ha sbarrato la strada a qualsiasi ipotesi di ridurre a zero il tasso alcolemico nel sangue. Ha detto di «non credere nella cultura del proibizionismo». Ha ribadito che «il limite attuale è ragionevole e stradigerito dall’opinione pubblica». Che «entro questi livelli si è sobri e in grado di guidare, perché corrispondono a due bicchieri di un vino da non più di 11 gradi». E ha invitato a «guardare con attenzione alle statistiche sugli incidenti stradali, in base a cui solo il 2,09% degli incidenti è causato da guidatori in stato d’ebbrezza». Non contento, Zaia ieri ha fatto di più. passato al contrattacco, ponendo dieci domande all’opinione pubblica, destinate a restare senza risposta. Dieci quesiti (nella tabella a lato), che sono una difesa a spada tratta del vino. Non solo. Sulla sua strada Zaia ha trovato, il sostegno senza se e senza ma di Confagricoltura. Che, per bocca del suo presidente, Federico Vecchioni, ha annunciato «incondizionato appoggio a qualsiasi iniziativa messa in atto dal ministro, perché non vengano rivisti al ribasso i limiti di 0,5 grammi per litro di sangue attualmente previsti come soglia di tolleranza per gli automobilisti».
Comunque, il ministro, nel suo decalogo di domande si chiede «perché, invece di demonizzare il vino, non si dice che tra le cause principali di incidenti stradali ci sono le violazioni del codice della strada, l’eccesso di velocità, la stanchezza e la distrazione, causata spesso dal cellulare e dal fumo, oltre che l’abuso di farmaci?» Per Zaia «sono soprattutto droga e superalcolici, venduti anche in supermercati e imprese di intrattenimento notturno, a dare lo sballo e a far perdere il controllo». Il ministro ricorda che per l’Oms le cause degli schianti sulla strada sono molteplici e collegate tra loro: strade e segnaletica inadeguate, riposo insufficiente, assunzione di farmaci che danno sonnolenza, distrazione. Quindi, Zaia sciorina amaro: «Perché non si dice che è aumentato il consumo di antidepressivi, tranquillanti, antistaminici? Che è aumentato il consumo di cocaina? Che si parla al cellulare mentre si guida?...».