Marco Del Corona, Corriere della Sera, 3/9/2009, 3 settembre 2009
AMORE E PING PONG POTRA’ FIDANZARSI IL GIOVANE CAMPIONE - PECHINO
Nella nazionale cinese di ping pong amarsi è più difficile che vincere un oro alle Olimpiadi. L’occhio vigile degli allenatori è più implacabile del peggior avversario, le leggi scritte e non scritte micidiali come una set-ball. Alla fine, però, Wang Hao ce l’ha fatta. A 26 anni. il campione del mondo, ma non gli era consentito frequentare ragazze: adesso può uscire con una ex compagna di squadra, Peng Luyang, i vertici della federazione hanno dato la loro benedizione al rapporto, svelato da un giornale del Sichuan. Il responsabile di quella che è una disciplina principe dello sport cinese, Huang Biao, ha ammesso senza troppi problemi che «esistono certe regole » e, per evitare che i sentimenti o (peggio) il sesso interferiscano con gli allenamenti, «noi suggeriamo che giocatori giovani non siano coinvolti in storie d’amore prima dei 24 anni». Un «suggerire» che suona come un divieto.
A fare le spese delle severissime regole era stato già lo stesso Wang, 6 anni fa. Allora aveva provato a frequentare la nazionale Fan Ying, neanche diciottenne, ma era stato ripreso con durezza. E prima delle Olimpiadi di Atene, all’inizio del 2004, la Fan e altri vennero giubilati dalla rappresentativa. Furono tre le coppie prese di mira, Romei e Giuliette del ping pong, e’ come ricorda il China Daily – la misura venne giustificata in nome degli «interessi dell’intera squadra nazionale e dello sviluppo dello sport in Cina».
Il tempo passa e finalmente Wang Hao è giudicato abbastanza maturo per non perdere la concentrazione e rendere al massimo comunque.
L’amore ai tempi del ping pong è un mondo crudele. Episodi del genere sono frequenti nella filiera sportiva della Repubblica popolare, dove gli atleti sono coltivati da giovanissimi e seguiti con l’obiettivo di onorare la patria su pedane, piste e campi di gioco. Capita a oscuri campioni e celebrità assolute. Negli anni Ottanta fece sensazione l’amore contrastato fra due fuoriclasse del tiro, Xu Haifeng e la sua Zhang Qiuping. Più recentemente la numero due dei tuffi, Wu Minxia, è stata catechizzata per bene dall’allenatore dopo che fu sorpresa a baciarsi con l’ex campione, ora attore Tian Liang, e ha mollato la presa. Stessa severità, ma su un piano diverso, anche per la nazionale femminile di pallavolo, le cui giocatrici sono state accusate da un dirigente della federazione per il tempo che trascorrono su Internet. un «problema ideologico » che tradisce «egoismo» e mal si coniuga con l’intensità della vita da atleta. O, meglio, della vita da atleta alla cinese.
Anche se le norme per gli sportivi sono particolarmente restrittive, che si tratti di regole formali o non scritte, lo stesso atteggiamento in Cina si applica in modo più ampio. Gli studenti, in un sistema ultracompetitivo, sono incoraggiati a non distrarsi almeno per tutte le scuole superiori, meglio se anche durante l’università. Proprio alla fine d’agosto, i parlamentari dell’Heilongjiang (una delle province della Manciuria) hanno discusso un regolamento per la «protezione dei minorenni» che pare una replica di quanto accade nelle accademie statali del tennistavolo. Le linee guida invitano «genitori e tutori a criticare, educare, fermare e correggere gli innamoramenti prematuri ». Il fatto che si parli di minorenni significa che la mannaia si abbatte sui sentimenti e sugli ormoni degli under 18, tuttavia l’effetto di deliberazioni tanto categoriche non può non estendersi anche oltre. Ci sono diplomi da conquistare, medaglie da vincere. Anche per resistere all’amore bisogna essere campioni.