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 2009  settembre 03 Giovedì calendario

PRIMO MINISTRO DONNA IN IRAN

Il Parlamento iraniano ha concesso oggi la fiducia alla ginecologa Marzieh Vahid Dastjerdi come nuovo ministro della Salute. La Vahid Dastjerdi diventa così la prima donna ministro nella Repubblica islamica. Nella stessa seduta l’assemblea ha negato la fiducia a tre dei 21 ministri proposti dal presidente Mahmud Ahmadinejad, secondo quanto riferito dalla televisione. I bocciati sono i ministri dell’Energia, dell’Istruzione e del Welfare. Queste ultime due sono donne.

Stando alle critiche piovute anche dal campo conservatore sulla lista proposta da Ahmadinejad nei giorni scorsi, le previsioni erano che un numero maggiore di ministri sarebbe stato bocciato. Tra gli altri, il ministro del Petrolio, Massud Mir-Kazemi, che aveva subito alcuni dei più duri attacchi, ha passato l’esame del voto. Il numero maggiore di voti l’ha ottenuto il ministro della Difesa, Ahmad Vahidi, ricercato dall’Interpol nell’ambito di un’inchiesta su un attentato avvenuto nel 1994 alla sede dell’Associazione di mutua assistenza israelo-argentina (Amia) di Buenos Aires, che provocò 85 morti e 200 feriti.

Nonostante il Parlamento abbia negato la fiducia a tre dei 21 ministri proposti da Ahmadinejad, i risultati della votazione sono stati per lui migliori di quelli del 2005, dopo che era stato eletto per il suo primo mandato. Quattro anni fa, infatti, i ministri bocciati furono quattro, tra i quali quello del Petrolio, fra i più importanti in un Paese che è il quarto produttore di greggio al mondo. Il nuovo esecutivo potrà comunque insediarsi e cominciare il suo lavoro, in attesa che Ahmadinejad proponga i nuovi candidati a ministri dell’Energia, dell’Istruzione e del Welfare. Il presidente ha tre mesi di tempo per farlo.