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 2009  settembre 02 Mercoledì calendario

No, inutile cercare di far partire l´iPod: se non metti le cinture, niente stereo. E mica solo tu alla guida: anche lei, la tua compagna

No, inutile cercare di far partire l´iPod: se non metti le cinture, niente stereo. E mica solo tu alla guida: anche lei, la tua compagna. Dovresti saperlo che più di 2.500 ragazzi sono morti come te: perché non si erano allacciati quelle benedette cinture. Ecco, perfetto, andiamo. Ma che fai: acceleri? Non vedi che non va? Non puoi superare gli 80 chilometri orari, per adesso. Hai voluto la macchinina. Eccola, figlio mio: ma le chiavi, se permetti, le imposto io. C´è poco da fantasticare: la "chiave di sicurezza" tra qualche mese sarà una realtà su tutte le strade americane. Basterà impostare i valori giusti prima di farla scivolare nelle mani di vostro figlio. E poi... Ecco, qui comincia la discussione. Perché è vero che MyKey è una specie di rivoluzione, uno dei primi tentativi di risolvere con la tecnologia il problema della sicurezza stradale, soprattutto giovanile, quasi 5.000 morti all´anno su 41mila, che sarebbe il 12 per cento del totale a fronte di una fascia d´età (16-20) che è solo il 10 per cento della popolazione. Ma basterà la chiave magica a far vincere agli Usa - un paese dove prima ti danno in mano un volante, a 16 anni, e solo dopo la scheda per votare, a 18 - la guerra della sicurezza? MyKey è il frutto della pena anche personale di Andrew Sarkisian, che di professione è il responsabile sicurezza della Ford e nella vita è padre di due ragazzine: quando Lauren si è ribaltata per la seconda volta, racconta Usa Today, papà ha cominciato a pensarci su sul serio. Adesso la chiave verrà montata sulle vetture più vendute di Ford, dalla Focus alla Taurus, per passare poi di serie su tutte le altre. Una bella invenzione, non c´è che dire, anche se gli esperti, e ci mancherebbe, frenano: «Purtroppo la maggior parte dei neopatentati non guida auto nuove ma veicoli usati», avverte John Nepomuceno, ricercatrice della State Farm Insurance. E allora? Il problema resta l´educazione stradale. Ma quando su YouTube è comparso un video-choc realizzato dalla polizia di Gwent, Galles, Gran Bretagna, scaricato in tutto il mondo più di un milione e mezzo di volte, subito l´America l´ha buttata sul dibattito, finito già sul New York Times. Il mini-film mostra un gruppo di ragazze in auto che si scambiano messaggini al cellulare: l´auto sbanda, ne investe un´altra, ed è l´inizio di una carneficina splatter. «Sono stati gli stessi ragazzi a chiedercelo -dice il regista Peter Watkisn-Hughes - volevano qualcosa di più scioccante, più vero, più violento». Forse troppo. Certo, gli sms sono l´ultima piaga della sicurezza. E proprio il New York Times negli ultimi mesi si è lanciato in una campagna di denuncia: solo 17 stati negli Usa li vietano. Anche qui: ci salverà la tecnologia? Il Wall Street Journal annuncia che dal prossimo anno saranno disponibili due apparecchi che, incrociando Bluetooth e Gps, impediranno di mandare sms mentre si guida. L´obiettivo è sempre la prevenzione tra i ragazzi, con il meccanismo innescato dai genitori. Per carità: basterebbe, quando si è al volante, stare lontani dal telefono. Ma allora ha ragione Steve Tepper, presidente di un gruppo no profit, Driver´s Edge: «Il problema non è quanti aggeggi per la sicurezza hai in macchina, ma l´educazione di chi guida». Proprio ieri New York ha annunciato un giro di vite sulle patenti: si dovrà studiare di più. Ma New York, si sa, purtroppo non è l´America.