Alessandra Farkas, Corriere della Sera 2/9/2009, 2 settembre 2009
il nuovo skateboard, il passatempo, non proprio economico, con cui si trastullano i teenager americani bianchi dei sobborghi
il nuovo skateboard, il passatempo, non proprio economico, con cui si trastullano i teenager americani bianchi dei sobborghi. Si tratta del pogo stick, o bastone a molla, un oggetto vecchio di cent’anni che grazie alle recenti innovazioni tecniche è passato da giocattolo da passeggio a sport estremo. Non senza polemiche. A farlo finire su Youtube – e sulla prima pagina del Wall Street Journal – ci ha pensato il campionato mondiale di pogo che la settimana scorsa ha riunito a Pittsburgh acrobati di tutto il mondo, tra 13 e 24 anni e tutti muniti di pogo, casco e tanto, tantissimo fegato. Il vincitore – il sedicenne canadese Dan Mahoney – ha realizzato il nuovo record mondiale di 2 metri e 60 centimetri in altezza, scalzando Fred Grzybowsky, 20 anni, di Los Angeles, inventore del doppio salto mortale avanti e indietro, fino ad oggi il campione indiscusso. Grzybowski ha cominciato a pogare a 8 anni. Quando, anni dopo, per Natale chiese un pogo estremo, suo padre pensava fosse impazzito. Ma oggi il giovane universitario afferma di guadagnare circa 20 mila dollari l’anno esibendosi col suo pistone da rimbalzo a eventi e fiere commerciali e per promuovere l’immagine di una casa produttrice di poghi. lui il poghista immortalato nel film «Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie », con Dustin Hoffman. Ma a dar retta al sito dell’American Pogo Stick Company, l’hobby di Grzybowski viene da molto lontano. E cioè dal viaggiatore americano George Hansburg che il secolo scorso stava attraversando la Birmania quando conobbe un povero contadino la cui figlia Pogo – una bimba molto religiosa – sarebbe voluta andare al tempio a pregare ogni giorno ma non poteva perché non aveva le scarpe per affrontare il lungo e accidentato tragitto. Per risolvere il problema, il padre le aveva costruito un bastone che rimbalzava. Di ritorno a casa, nel 1919, Hansburg commercializzò un pogo a molla che, nel 2000, il nuovo proprietario dell’azienda Irwin Arginisky rimpiazzò con elastici di gomma ad alta resistenza, in grado di spingere un uomo di 120 chili a un metro e mezzo da terra. Nonostante il prezzo (dai 40 dollari per quelli da bambini ai 350 per i modelli più sofisticati come il Flybar) Arginisky vende quasi mezzo milione di pogo all’anno, e stima che dal 1919 ne siano stati venduti circa 40 milioni. Ma persino gli addetti ai lavori mettono in guardia dai crescenti rischi dei nuovi modelli estremi. «Il mio salto più alto è stato di un metro e mi ha terrorizzato», dice Ben Brown, lo scienziato progettista che ha sviluppato il BowGo alla Carnegie Mellon University utilizzando le tecnologie che permettono ai robot di correre. Brown è stato trovato più volte privo di coscienza dopo essere caduto dal suo pogo sperimentale. E lo stesso Grzybowski ha il corpo ricoperto da cicatrici, alcune delle quali, ammette lui stesso, sembrano «buchi lasciati da proiettili». «Mi hanno dato 30 punti per ricucirmi un labbro – racconta ”. La notte prima della competizione, il mio compagno di stanza è caduto dal pogo rompendosi lo zigomo».