Varie, 2 settembre 2009
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Strada Teresa
• (Sarti) Sesto San Giovanni (Milano) 28 marzo 1946, Milano 1 settembre 2009. Presidente di Emergency, moglie di Gino • «[...] lei e Gino avevano cominciato il percorso di attenzione al sociale da studenti, nella loro città, Sesto San Giovanni. Nel 1994 fondarono Emergency che presto si impose come un’organizzazione non governativa in grado di intervenire in luoghi abbandonati da tutti. E mentre Gino e il suo staff operavano sotto le bombe in tende (spesso diventate ospedali) dal Kurdistan alla Cambogia, dall’Afghanistan al Sudan, nel tentativo di ridare un pezzo di dignità ai civili mutilati dalla guerra, Teresa divulgava con serena tenacia il messaggio di pace e solidarietà: dal Cio al Giro d’Italia, dall’Inter al festival del cinema di Venezia, in tv e nei teatri. Candido Cannavò, che accolse Tere e Gino nella famiglia Gazzetta, raccontò con emozione un intervento al convegno Ambrosetti che ogni anno raduna a Villa d’Este di Cernobbio i potenti della terra in campo politico ed economico. ”Teresa - scrisse Candido - con scarna sem plicità, senza aggettivi, ha inquadrato il dramma e il grande convegno è planato per venti minuti su un barbaro a angoscioso risvolto della vita”. Era il 1999, finì con una commossa standing ovation. [...]» (’La Gazzetta dello Sport” 2/9/2009) • «La scelta di andare ad aprire ambulatori di pronto soccorso e ospedali nell’Afghanistan dimenticato dal mondo nel 1999 venne fortemente voluta da Teresa Strada. E la difese spesso con convinzione nei mesi seguenti, anche quando i talebani invadevano le strutture di Emergency per verificare che donne e uomini fossero rigorosamente separati. Oppure dopo, con la guerra del 2001, quando molti tra medici e infermieri furono costretti ad abbandonare temporaneamente lavoro e pazienti. ”Teresa sosteneva che proprio l’attività in Afghanistan aveva creato Emergency, era coerente con la nostra scelta pacifista di accogliere qualsiasi malato, senza guardare a che bandiera appartenesse. E meglio ancora se in un Paese lacerato dalla guerra, che nessuno voleva più seguire”, racconta Carlo Garbagnati. Nessuno meglio di lui può parlare di questa grande, coerente dedizione della coppia Tere sa-Gino per l’Afghanistan. Carlo appartiene alla cerchia della ”famiglia Emergency” di Sesto San Giovanni. Tutti e tre sono vicini di casa. Si frequentano dai primi anni di scuola. ”Nel 1994 fondiamo Emergency. Teresa è eletta presidente, io suo vice. Lei insiste però nel continuare il suo lavoro di maestra di lettere negli istituti dell’ hinterland milanese. La sua attività per l’organizzazione è rigorosamente volontaria. Non ha mai percepito un soldo, ma in cambio ha donato un sacco di ore di lavoro”, continua Carlo. Un racconto che si intreccia a questo punto con l’attenzione per le grandi crisi internazionali. Nel 1996, i giovanissimi zeloti delle milizie talebane conquistano Kabul. Poi il patto del diavolo tra Mullah Omar e Al Qaeda fa fuggire quasi tutte le organizzazioni umanitarie internazionali. allora che Teresa e Gino Strada contattano Ahmad Shah Massud, che attestato nella valle del Panshir è l’unico leader mujahed che ancora resiste ai talebani, per costruirvi un ospedale. il 1999. Un anno do po anche i talebani danno il nulla osta per un altro ospedale a Kabul e nella primavera del 2001 anche a Laskar Gah, nel cuore delle regioni pashtun. ”Teresa venne più volte a visionare l’organizzazione. Era felice, il nostro essere super partes ci permetteva allo stesso tempo di operare tra i tale bani e tra i loro nemici nel Panshir”, ricorda ancora Carlo. Emergency era ormai diventata una macchina complessa. [...]» (Lorenzo Cremonesi, ”Corriere della Sera” 2/9/2009).