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 2009  settembre 01 Martedì calendario

Maschi vanitosi: dopo gli attori e i calciatori ci sono i politici - Un quarto dei maschi italiani (26,5%) fra i 15 e i 54 anni non si vergogna di ammettere che è vanitoso

Maschi vanitosi: dopo gli attori e i calciatori ci sono i politici - Un quarto dei maschi italiani (26,5%) fra i 15 e i 54 anni non si vergogna di ammettere che è vanitoso. Una tribù di milioni di uomini, adolescenti, giovani, ma anche quarantenni maturi e signori di mezz’età. Insomma, altro che peccato mortale, la vanità non conosce confini regionali, di status, di istruzione: il maschio si trascura sempre meno, e non aspetta certo l’estate per dichiarare guerra a capelli che cadono, maniglie dell’amore e altre ”imperfezioni” del corpo, ma sopprattutto calvizie e pancetta. Secondo una ricerca Doxa, commissionata da Alpecin: Gli iper-vanitosi restano una nicchia, il 4,1% nella fascia giovanile (15-34 anni): maschietti che praticano sport o guardano agli idoli del calcio (ma non solo) come ai propri modelli di riferimento. Le percentuali si alzano (e di molto) tra chi si considera abbastanza vanitoso: 24,8% tra i giovani, 23,8% nella fascia più matura (35-54 anni). Senza trascurare quel notevole 13,3% di vanitosi over 55. Le parti del corpo maggiormente indice di vanità sono i muscoli (39,6%), seguiti dai capelli (22,5%) e dal viso (21,2%). Vengono poi le mani (6,7%), la pelle (4,8%) e i denti (2,7%). Un ordine che viene condiviso tanto nelle risposte degli uomini che in quelle delle donne. Ma quali sono le categorie di uomini considerate in assoluto le più vanitose? Al primo posto vengono gli attori e i personaggi dello spettacolo (32,4%), al secondo i calciatori e gli sportivi in genere (27,1%) e al terzo,a sorpresa, i politici (19,5%), che distanziano manager e imprenditori (14,6%). I casi di leader politici estremamente attenti alla propria immagine (da Obama a Sarkozy, da Berlusconi al neo palestrato Aznar) sono eloquenti. La categoria che invece avrebbe bisogno di un consulente d’immagine? Sicuramente quella degli artisti e degli intellettuali. Solo il 6,4% degli intervistati li considera sufficientemente attenti alla loro immagine.