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 2009  settembre 01 Martedì calendario

TOPOLINO COMPRA SPIDERMAN. LA MARVEL PASSA ALLA DISNEY

Topolino a braccetto con l’Uomo Ragno, Hannah Montana con Wolverine: la Walt Disney ha rilevato ieri la Marvel Entertainment per 4 miliardi di dollari, una mega-acquisizione che affiancherà ai suoi personaggi fiabeschi una lunga lista di supereroi. Ironman, X-Men, Thor e compagnia annacquano forse l’immagine rosea e dorata della Disney ma costituiscono una miniera d’oro di potenziali incassi al botteghino, di vendite di dvde videogiochi, e di merchandising di ogni genere. I 5mila personaggi creati dalla Marvel aiuteranno soprattutto la Disney a conquistare una fetta dell’audience che ha tradizionalmente trascurato, quella dei maschi di età compresa tra gli 8 e i 35 anni.
Wall Street non ha dubbi sul senso strategico dell’operazione, quarta per dimensione della storia per la Disney, e sulla capacità del colosso dei media di sfruttare al massimo tutti i risvolti commerciali dei supereroi di cui acquisterà i diritti: questo è proprio ciò che la Disney sa fare meglio di tutti. Ma il conto è salato, 4 miliardi di dollari corrispondono a 50 dollari per azione, il 29% in più dei prezzi di chiusura della Marvel venerdì. La Disney pagherà 30 dollari in contanti e il resto in azioni proprie, una batosta che farà scendere l’utile per azione del 5% nell’anno fiscale 2010 secondo le previsioni del di-rettore finanziario Tom Staggs. L’acquisto della Marvel, un’azienda da 676 milioni di dollari di fatturato (2008) e 205 di utili, avviene inoltre solo a tre anni dal takeover della Pixar Animation Studios, creatrice di "Toy Story", per 7,4 miliardi di dollari nel 2006. Ieri Wall Street ha espresso le sue preoccupazioni spingendo le quotazioni Disney al ribasso del 3%; quelle della Marvel sono schizzate in alto del 25% avvicinandosi rapidamente ai 50 dollari impliciti dell’offerta di acquisto.
Molti analisti hanno sottolineato che l’investimento nella Pixar è stato costoso ma ha dato i suoi frutti. Lo stesso potrebbe valere per l’investimento nella Marvel se si considera che i film basati sui personaggi dei fumetti costituiscono tradizionalmente una fonte di incassi a prova di bomba per le major hollywoodiane. I supereroi della Marvel hanno fatto scintille al botteghino internazionale negli ultimi anni: il primo "X-Men" del 2002 ha portato a casa 296 milioni di dollari, il secondo "X2: X-Men United" 407 nel 2003, e il terzo "X-Men: Conflitto finale" 459 nel 2006. I "Fantastici Quattro" ha incassato 330 milioni di dollari nel 2005, "Iron Man" 585 nel 2008, e "Wolverine" 363 nel 2009. Ma è l’Uomo Ragno l’asso pigliatutto: 821 milioni di dollari di incassi nel 2002, 783 nel 2004e 890 nel 2007. La Disney non avrà il controllo sui film in produzione presso le case cinematografiche e ci vorrà quindi qualche anno prima che l’investimento dia i suoi frutti.
Walt Disney, la più grande società di media del mondo con 37,8 miliardi di fatturato e 8,4 di utili annui, è stata colpita come tutti dal calo della raccolta pubblicitaria e dell’afflusso ai suoi parchi, e nel secondo trimestre il suo utile è sceso del 26%. Per risollevarne le sorti, Ironman dovrà battere la diva teenager del cinema e della tv Hannah Montana. Ma già adesso si può fare un rapido calcolo: gli ultimi tre film dell’Uomo Ragno hanno incassato complessivamente 2,5 miliardi di dollari superando così i campioni della Warner Bros, Batman (1,6 miliardi per cinque film) e Superman (860 milioni per quattro pellicole).