Alfredo Roma, ཿlཿUnità 27/8/2009;, 27 agosto 2009
«L’atleta non ha più i suoi momenti di privacy perché per tutto il tempo che è in campo le sue emozioni e i suoi gesti sono sotto gli occhi di tutto il mondo
«L’atleta non ha più i suoi momenti di privacy perché per tutto il tempo che è in campo le sue emozioni e i suoi gesti sono sotto gli occhi di tutto il mondo. Lo spettacolo ha richiesto grandi investimenti e la remunerazione degli atleti. Per questo, tutto è studiato e programmato e gli atleti sono sottoposti ad allenamenti pesantissimi. In questo nuovo scenario lo sport, che dovrebbe essere un momento di libertà dell’individuo, rischia di perdere questa sua importante caratteristica». (Lo sport di oggi secondo Livio Berruti, olimpionico dei 200 a Roma ”60)