Dario Bellatreccia, Il Sole-24 Ore 31/8/2009;, 31 agosto 2009
UNA CASA ANTI-SPRECHI CON LAVORI LOW-COST
Gli interventi per ridurre gli sprechi (e alleggerire la bolletta dell’elettricità e del gas) sono spesso considerati molto costosi. Senza grandi lavori, si dice comunemente, non si può ottenere alcun beneficio. In realtà, anche con un budget limitato si può fare molto: stanziando una somma da poche centinaia di euro fino a 5mila euro, è possibile ridurre da subito i consumi, recuperando poi l’investimento nell’arco di alcuni anni.
Si consideri un’unità abitativa di 85 metri quadri, occupata da una famiglia di quattro persone: il consumo è di circa 4.500 kWh elettrici per illuminazione ed elettrodomestici, e di circa 12mila kWh termici per la produzione di acqua calda e riscaldamento. Il consumo termico dipende dalla zona climatica, e può variare di oltre il 50% secondo la regione e l’altitudine. Tra gli elettrodomestici, particolare attenzione merita il sistema di condizionamento: se mal dimensionato e posizionato, può far crescere la bol-letta elettrica di oltre il 50%, pur con un utilizzo raramente superiore alle 150-200 ore l’anno.
Con qualche approssimazione, in relazione al numero di parametri in gioco (zona climatica, modalità di utilizzo dell’abitazione, normative locali, professionalità degli installatori) si possono ipotizzare interventi a budget crescenti (1.000, 3mila e 5mila euro) e valutare quali mosse conviene fare in ragione della disponibilità economica, e quali possono essere i tempi di rientro dell’investimento, tenuto comunque conto che chi abita in case singole oa schiera è forse più sensibile a certe considerazioni piuttosto che ad altre, e ha probabilmente qualche grado di libertà in più.
Oltre i due terzi del patrimonio edilizio italiano sono stati realizzati prima della legge 373/76, in assenza cioè di una normativa vincolante circa le prestazioni energetiche, che risultano quindi pregiudicate da molti fattori, legati a processi costruttivi e a tecnologie impiantistiche largamente inadatti agli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti. Ecco quindi in questa pagina qualche indicazione sul budget che dovrebbe ipotizzare una famiglia tipo per ridurre gli sprechi nella propria abitazione.
In primo luogo può essere utile un’analisi energetica al fine di individuare i punti critici sui quali vale la pena intervenire rapidamente (peraltro, si ricorda che dal 1? luglio tutti gli immobili comprati o venduti devono essere dotati della certificazione energetica). Poi è opportuno soffermarsi sul capitolo illuminazione: le lampade ad alta efficienza (le fluorescenti) offrono un doppio risparmio, in termini di kWh e di durata (oltre 10 volte maggiore), con la possibilità di tagliare la bolletta elettrica di qualche decina di euro l’anno.
Quindi, gli elettrodomestici: la scelta oculata di frigorifero, lavatrice e lavastoviglie può valere parecchie decine di euro l’anno risparmiati,per ogni vecchio elettrodomestico sostituito con l’equvalente in classe A+ (si vedano anche gli opuscoli consultabili sul sito dell’Enea,
www.enea.it).
Per rimanere sugli interventi accessibili con un budget minimo, è utilissimo prendere in considerazione la "centrale termica", ossia la caldaia. Negli ultimi anni la tecnologia delle caldaie ha fatto ampi progressi e sono ormai disponibili modelli a condensazione che consumano, a parità di resa, il 15% in meno di combustibile. A fronte di un costo iniziale dell’ordine di 1.500 euro (oltre il 40% in più rispetto al costo di un modello tradizionale) l’investimento, ai costi correnti del metano, può essere ammortizzato nel giro di quattro anni. Per l’acqua calda sanitaria, bisogna sapere che qualunque boiler elettrico è certamente meno conveniente di una equivalente caldaia a metano, salvo problemi (e relativi costi) di installazione.
Un’ampia categoria di interventi riguarda gli isolamenti, le schermature contro l’irraggiamento solare e gli eventuali aumenti di capacità termica. Questi interventi consentono agli impianti di compensare salti termici inferiori, e quindi riducono i consumi.
Ovviamente, alcune opere saranno possibili sia per la villetta sia per il condominio; altri saranno più logici, e più convincenti, in un contesto piuttosto che in un altro. Ma tutti, oltre a farci risparmiare euro, potranno ridurre le emissioni climalteranti e la dipendenza energetica.