VArie, 31 agosto 2009
Sandra Pattio, 45 anni, Thomas Duò, 19, e Marco Duò, 4 anni. Rispettivamente, moglie e figli di Davide Duò, 47 anni, origini torinesi, operaio ceramista, che da quando due anni fa aveva perso il lavoro s’era fatto sempre più «ombroso» e depresso, tanto che era in cura in un centro di igiene mentale
Sandra Pattio, 45 anni, Thomas Duò, 19, e Marco Duò, 4 anni. Rispettivamente, moglie e figli di Davide Duò, 47 anni, origini torinesi, operaio ceramista, che da quando due anni fa aveva perso il lavoro s’era fatto sempre più «ombroso» e depresso, tanto che era in cura in un centro di igiene mentale. La famigliola abitava in provincia di Reggio Emilia nella casa dell’amica di famiglia Elisabetta Detti, 79 anni, vedova Pedroni, conosciuta il paese col nome di Adriana, che li ospitava gratis da quando il capofamiglia era rimasto disoccupato e per i ragazzi «era come una nonna». Domenica pomeriggio Thomas, operaio specializzato alle Officine Pollastri di Correggio, «ragazzo solare, tranquillo, buono come il pane», portò il fratellino Marco al cinema a vedere "L’era glaciale 3”, poi rincasò, cenò con i parenti e a una cert’ora tutti andarono a dormire. Nel cuore della notte, però, il Duò Davide si alzò dal letto, prese una mazzetta da muratore e un coltello per disossare i prosciutti, e con quelli colpì più volte, sorprendendoli nel sonno, prima la consorte, poi Thomas, e per ultimo Marco. Quindi - gli abiti zuppi di sangue - si trovò di fronte la Detti, che s’era alzata perché svegliata da «strani rumori», e trafisse con la lama pure lei. Infine chiamò la polizia («Li ho uccisi tutti, venite subito, sono stato io»), uscì di casa, salì le scale della palazzina fino alla mansarda, e si buttò di sotto (moglie e figlio maggiore sono morti subito, il piccolo dopo un giorno d’agonia, la Detti è grave in ospedale, il Duò Davide è in coma). Verso le 4 di notte di domenica 30 agosto in un appartamento in via Cantù 32/1 a Sabbione, frazione di Reggio Emilia.