Varie, 31 agosto 2009
QUANTO COSTA LA SCUOLA PER VOCE ARANCIO
Secondo le associazioni di consumatori quest’anno il costo dei libri scolastici si aggirerà intorno a 440-450 euro, con un aumento del 3-5% rispetto all’anno scorso. Se si aggiunge il corredo scolastico (zaini, astucci, diari e grembiuli), per il quale il prezzo non è inferiore a 250 euro, la spesa totale sarà di almeno 700 euro. Comprando i prodotti di marca si arriva fino a 900.
Ulisse Iacomuzzi, presidente del gruppo educativo dell’Associazione Italiana editori, dice che l’aumento sul prezzo dei libri di scuola ci sarà, ma è dell’1% circa: «Un aumento fisiologico, dato da costi come carta e trasporto. Piuttosto, quello che stupisce è che i costi per l’istruzione non siano detraibili dalle tasse. Lo dico da genitore: posso detrarre le spese del veterinario del gatto e non quelle per l’istruzione dei miei figli».
Con il decreto ministeriale 41 dell’8 aprile 2009 il ministero dell’Istruzione ha stabilito i livelli massimi di spesa per i libri scolastici: alle elementari sono gratuiti (attraverso il meccanismo delle cedole), nei tre anni delle medie i limiti sono rispettivamente di 286, 111 e 127 euro; nelle superiori si passa dai 120 euro delle quinte dell’istituto professionale dei servizi sociali, ai 370 per il primo anno del liceo classico. Dal conto sono esclusi dizionari e atlanti. Il decreto prevede che ci possono essere sforamenti ai tetti non superiori al 10%. Con questi limiti, dice il ministero, nei prossimi tre anni le famiglie spenderanno il 30% in meno per i libri.
Altre novità ministeriali sui libri di testo: gli editori sono obbligati a non modificarne il contenuto per almeno cinque anni. Anche i docenti non possono cambiare libri a ogni anno scolastico: si devono tenere gli stessi testi per cinque anni nella scuola elementare e per sei in quelle secondarie (medie e superiori). Ulisse Jacomuzzi: «Questa scelta aumenta il mercato dell’usato, che per gli editori comporta una perdita tra il 35 e il 40%». Ma almeno così si evitano le astuzie di chi modifica una paginetta e impone ai genitori di comprare una nuova edizione, o no? «Come editori abbiamo un codice di autoregolamentazione che impone, per una nuova edizione, il 30% di cambiamento. E da un’analisi che abbiamo fatto, risulta che sulle novità in uscita sul mercato scolastico, solo il 4% sono nuove edizioni».
Nuovi vincoli per gli editori anche sul formato dei libri di testo. Il decreto ministeriale elenca infatti le caratteristiche tecniche dei volumi, con particolare attenzione per quelli delle elementari. Per esempio: al massimo devono avere 160 pagine quelli delle prime classi, 224 e 330 per il sussidiario di seconda e terza elementare. Numero minimo di pagine: 64. Il libro dev’essere stampato su carta patinata opaca pesante almeno 80 grammi al metro quadrato, ogni pagina dev’essere di 19,5 centimetri per 26. Copertina in cartoncino plastificato di 200 grammi al metro quadrato e a quattro colori.
Secondo le stime dell’Adoc, nel 51% delle scuole superiori per comprare i libri del primo anno si sforeranno i tetti di spesa fissati dal ministero. La differenza di spesa più elevata si registra nei licei, dove il costo dei libri sarà maggiore del 14% rispetto a quanto previsto. Carlo Pileri, presidente dell’Adoc: «La spesa media per il primo anno di liceo è di 335 euro, il 14,3% in più del tetto medio fissato. Per gli istituti tecnici la spesa media è superiore del 10,9% al tetto, per quelli professionali del 9,2%. Per quanto riguarda le scuole medie, il primo anno costerà in media 310 euro, l’8,3% in più di quanto previsto. La spesa per i libri assorbe circa il 40% dello stipendio medio mensile di un genitore ».
Il Libraccio, catena specializzata nel mercato dell’usato, offre sconti dal 40 al 60% sul prezzo di copertina. «Effettuiamo sempre un controllo sullo stato di salute del libro prima di metterlo in vendita – afferma il responsabile Piero Fiechter, che è anche rappresentante della sezione scolastica dell’Associazione italiana librai – e raccogliamo principalmente i testi che hanno vita più lunga, escludendo le versioni più vecchie ».
In aumento il numero delle catene di supermercati che, nelle grandi città, vendono libri scolastici scontati del 10-15% sul prezzo di listino: la Sma, per esempio, offre il 15% di sconto in 120 supermercati. Si fanno le prenotazioni nel supermercato, con consegne vengono effettuate entro sette giorni dal ricevimento dell’ordine; il cliente può verificare su internet lo stato della propria prenotazione ed essere avvisato tramite sms quando il testo è pronto per il ritiro.
Per gli studenti delle scuole medie e dei primi due anni delle superiori appartenenti a famiglie meno abbienti è possibile richiedere borse di studio e rimborsi parziali della spesa sostenuta per l’acquisto dei libri. Le risorse stanziate dal ministero alle amministrazioni comunali ammontano a circa 260 milioni di euro.
Alcuni istituti si sono organizzati organizzando mercatini dell’usato interni e acquistando loro stesse i libri all’ingrosso, cioè direttamente dal produttore: in questo modo garantiscono sconti del 20-30% sul prezzo di copertina.
Ancora poche le scuole che hanno adottato libri di testo in formato elettronico. Eppure secondo le direttive ministeriali a partire dall’anno scolastico 2011/2012 i docenti non potranno più adottare libri stampati esclusivamente in formato cartaceo. Ulisse Jacomuzzi: «Il vero e-book al momento è ancora fuori gioco. I supporti presenti sul mercato per la lettura elettronica sono ancora troppo costosi (circa 300 euro) e poi lavorano solo con le scale di grigio, non adatte ai testi scolastici. Per ora gli editori si stanno organizzando a fornire una versione mista. Molti puntano a mettere gli aggiornamenti online oppure su supporti offline come i dvd».
Esperimento della California, che qualche mese fa ha imposto l’adozione di alcuni libri di matematica e biologia interamente scaricabili da internet: dopo poco le scuole si sono opposte. Leggere online è più difficile e nel caso si decidesse di stampare per conto proprio un testo online si spenderebbe troppo. Per esempio per stampare un libro di 300 pagine a colori, venduto in libreria a 15 euro, servirebbero circa 40 euro.
Le amministrazioni hanno predisposto dei contributi per l’acquisto dei libri scolastici. Per esempio il comune di Milano ha stanziato cinque milioni di euro per i libri di studenti dai sei e fino ai 14 anni delle scuole primarie e secondarie di primo grado (medie inferiori), paritarie e statali. Potranno ricevere il contributo oltre 55 mila studenti delle scuole primarie e circa 27 mila delle scuole secondarie di primo grado. In particolare, per quanto riguarda le scuole secondarie, il contributo del Comune di Milano è differenziato nella maniera seguente: 200 euro di buono per gli studenti della prima, 80 euro alla seconda e 90 euro per gli studenti della terza.
La giunta della regione Lazio ha stanziato poco più di 7,3 milioni di euro, a copertura parziale o totale, per l’acquisto dei libri di testo nelle scuole superiori e dell’obbligo. Inoltre, per gli studenti appartenenti a nuclei familiari con un indicatore delle situazione economica equivalente (Isee) non superiore ai 10.632,93 euro, ci sono le borse di studio con uno stanziamento di 8,7 milioni di euro.
La scuola di Brindisi dove i docenti hanno prodotto da soli tutti i testi che a inizio anno scolastico consegneranno agli studenti.
Maurizio Piscetta, vicepresidente nazionale del Sil (1.450 librai associati a Confesercenti) propone di defiscalizzare i libri di testo: « l’unica misura utile. Le famiglie potrebbero scalare dall’acconto delle tasse di novembre quanto hanno speso in settembre».
Federconsumatori e Adusbef hanno calcolato che quest’anno i prezzi di zaini, astucci e diari sono aumentati del 10-16%. La crescita maggiore è per i prodotti firmati, i più amati dai ragazzi: «In particolare, per uno zaino di marca il prezzo è salito a 72 euro in una cartolibreria (+16%) e a 56 euro in un supermercato (+8%). Un diario di marca, invece, costa 15,90 euro in una cartolibreria (+10%) e 12,90 euro in un ipermercato (+8%). Per un astuccio di marca corredato di tutto il necessario si spendono 28,90 euro in cartolibreria (+9%) e 21,50 euro in un supermercato (+7%)». Consiglio di Federconsumatori: non avere fretta di comprare lo zaino e acquistare solo dopo aver confrontato i prezzi.
Tra penne, quaderni, album, matite, colori ecc in un anno si spendono 250-300 euro. Altro consiglio di Federconsumatori: fare una scorta all’inizio dell’anno scolastico, quando ci sono offerte.
Luigi Del Marro, presidente della Federazione nazionale cartolai, contesta i dati sui rincari: «Spesso i genitori si lasciano convincere dai bambini, che chiedono e vogliono oggetti promossi dalla televisione: se quando si va a comprare il materiale scolastico il bambino vuole lo zaino o l’astuccio griffato e il genitore si lascia convincere, non è un problema di aumento di prezzi». Cosa fare? «Anche quest’anno, per il settimo anno consecutivo, c’è il progetto ”Scuola Kit”. Prevede un vasto assortimento di prodotti di marca, diverso per elementari, medie e superiori, dallo zaino ai quaderni all’astuccio. Tutto al prezzo di 19,90 euro. Il progetto è promosso dalla Federazione nazionale cartolai, e aderiscono centinaia, forse migliaia di cartolerie in tutta Italia. Lo ”Scuola Kit” viene allestito al momento, in base alle esigenze del bambino, con prodotti non griffati che il negoziante può proporre. C’è anche la possibilità di farlo personalizzato: prendete materiali di qualità e decoratelo voi. E il prezzo, che può subire solo leggerissime oscillazioni, è fermo da tre anni». Qualche consiglio per i genitori? «Convincete i vostri figli a non farsi guidare dai media, dalla pubblicità, dalla televisione, ma acquistate loro prodotti di marche di qualità».
Un kit scuola standard contiene: zaino, diario, quattro quaderni formato A4 (due a righe e due a quadretti), due matite, due penne a sfera, un evidenziatore, una gomma per cancellare e una valigetta. In più un articolo a scelta tra: una pen drive, una calcolatrice scientifica tascabile e due squadre, una riga da sessanta centimetri e un compasso. Sono prodotti di qualità garantita, ma non griffati.
Consigli Carlo Pileri, presidente dell’Adoc, per l’acquisto del materiale scolastico: «Se possibile far utilizzare ai ragazzi gli articoli dell’anno precedente. Poi meglio effettuare un confronto dei prezzi applicati in diversi punti vendita. Spesso la differenza può essere notevole, anche fino al 25-30%».
I nuovi zaini Seven con lettore mp3 incorporato: 129 euro, salvo gli sconti. Il trolley che con le sue rotelle rassicura le madri e protegge dal peso dei libri: dai 60 ai 90 euro.
Dopo tutte queste spese, i genitori devono solo augurarsi che i loro figli siano bravi a scuola. Secondo calcoli dell’Adoc, mandare i figli a ripetizione nel mese di agosto costa tra 270 e 345 euro (considerando 3 ore di lezioni a settimana), a seconda che le lezioni di recupero siano tenute da uno studente oppure da un docente docente. Quest’anno, dice l’Adoc, il ricorso alle ripetizioni in agosto è aumentato del 60% rispetto al 2008.