Alessandro Bonini, Panorama, 3 settembre 2009, 3 settembre 2009
Nemmeno il rischio di collasso economico, dopo il crac finanziario e della corona, riesce a far superare agli islandesi l’eurofobia
Nemmeno il rischio di collasso economico, dopo il crac finanziario e della corona, riesce a far superare agli islandesi l’eurofobia. Un accordo fra i partiti prevede un referendum per confermare l’eventuale ammissione nella Ue, ma i sondaggi non sono confortanti. La ricerca effettuata dalla Capacent Gallup indica che il 48,5 per cento degli islandesi si oppone all’ingresso nell’Unione, in aumento rispetto a maggio, quando i contrari erano il 38,6 per cento. I favorevoli scendono al 34,7 dal 39. L’ago della bilancia sarà il 16,9 per cento degli indecisi, mentre una parte di islandesi coltiva il bizzarro sogno di avere l’euro senza aderire alla Ue.