Evgeny Utkin, Panorama, 3 settembre 2009, 3 settembre 2009
Il grave incidente avvenuto il 17 agosto nella centrale idroelettrica siberiana Sayano-Shushenskaya, che produceva il 2,5 per cento dell’energia russa (più di 70 morti, ricostruzione lunga, difficile e molto costosa), potrebbe offrire al premier Vladimir Putin l’occasione per compiere un altro passo avanti nel controllo del paese
Il grave incidente avvenuto il 17 agosto nella centrale idroelettrica siberiana Sayano-Shushenskaya, che produceva il 2,5 per cento dell’energia russa (più di 70 morti, ricostruzione lunga, difficile e molto costosa), potrebbe offrire al premier Vladimir Putin l’occasione per compiere un altro passo avanti nel controllo del paese. Dopo il disastro i prezzi dell’energia in Siberia sono saliti del 19 per cento. Putin ha quindi sollecitato entro il 10 settembre l’approvazione di una legge che permetta allo stato di fissare per un anno i prezzi del mercato elettrico all’ingrosso (quelli al dettaglio sono già sotto controllo), ora liberalizzati. Da notare che i prezzi fuori dalla Siberia non hanno subito aumenti sensibili.