Glauco Maggi, La Stampa 29/8; Guido Olimpio, Corriere della Sera 29/8; Vittorio Zucconi, la Repubblica 29/8; Silvia Kramar, il Giornale 29/8)., 29 agosto 2009
JAYCEE LEE DUGARD
Dieci giugno 1991, South Lake Tahoe, cittadina distesa tra la California e il Nevada. Jaycee Lee Dugard, 11 anni, capelli biondi e lisci, guance paffute spruzzate di lentiggini, occhi azzurri, all’uscita di scuola s’incammina verso la fermata dell’autobus per tornare a casa. Una Ford Granada grigia metallizzata si ferma accanto a lei, ne scende un uomo che la costringe a salire. Jaycee strilla e scalcia, ma non riesce a liberarsi.
L’uomo alla guida dell’auto si chiama Philiph Garrido, 40 anni, sposato con Nancy, 37 anni. Non hanno figli. appena uscito per buona condotta dal penitenziario del Nevada, dov’era stato rinchiuso per violenza sessuale su una donna di 25 anni tenuta segregata in un capannone. Il giudice l’aveva condannato a cinquant’anni di prigione. Nancy e Philip vivono ad Antioch, 200 chilometri a sud di Lake Tahoe. Abita con loro la di lui madre, anziana e ormai malata di mente. Lì sarà anche la nuova casa di Jaycee: dietro la villetta, nascosta da cespugli e staccionate, Garrido costruisce per lei una baracca di legno e teloni di plastica, nel corso degli anni aggiunge una tenda da campeggio. Ci fa passare i fili della corrente elettrica, c’è anche una doccia all’aperto e un gabinetto rudimentale. Dalle case accanto non si vede nulla.
Il fratello di Philip Garrido, Ron, racconta che quello se n’era andato di casa presto per problemi di droga. Poi erano arrivati i guai con la legge. In prigione aveva conosciuto la moglie Nancy, che andava lì a trovare un nipote detenuto. Poco tempo dopo era arrivato il matrimonio, celebrato in carcere.
Di notte Garrido va nella baracca di Jaycee e la violenta. Da quegli atti nascono due bambine, che oggi hanno 14 e 11 anni. A fare da ostetrica è la moglie di Philiph.
I vicini, i coniugi Doty, talvolta sentono le voci delle bimbe. Ma quando la signora Doty manifesta l’intenzione di andare a guardare, viene fermata da suo marito: «Non sono affari nostri».
Un altro vicino di nome Patrick McQuaid, residente nella villetta accanto, sostiene di aver visto, forse nel 1991, una bambina bionda. Le ha chiesto il nome. Lei ha risposto «Jaycee». Poco tempo dopo Garrido ha costruito una recinzione e la misteriosa bimba non si è più vista.
Garrido è iscritto nella lista dei maniaci sessuali e la polizia gli fa visita ogni tanto. Gli agenti però guardano nel retro della casa, né fanno perquisizioni.
Da qualche anno a questa parte Garrido va in giro dicendo di sentire la voce di Dio, apre il blog ”Voices Revealed”. Nel post del 14 agosto scrive: «Il Creatore mi ha dato l’abilità di parlare nella lingua degli angeli.... per poter un giorno salvare il mondo intero». Mette in piedi una specie di tipografia e insieme a Jaycee stampa dei volantini religiosi che poi va a distribuire insieme alle figlie, anche davanti all’università di Berkeley. Lo strano atteggiamento nei confronti delle ragazzine alla fine desta qualche sospetto. Un guardiano del campus universitario parla con la polizia. Gli investigatori convocano Garrido per parlargli: lui si porta dietro la famiglia, Jaycee e figlie comprese. Così viene scoperto.
Terry, la mamma di Jaycee, dice che sua figlia ha un bell’aspetto, è curata e in forma, ma si comporta come se avesse ancora 11 anni. Si sente in colpa per aver vissuto così tanto tempo con quell’uomo. Le sue bambine non sono mai andate a scuola e non hanno mai visto un medico.
Manuel, 88 anni, padre di Philiph Garrido: «Trattano mio figlio come se sapesse che cosa sta facendo, ma lui non lo sa. L’uomo è fuori di senno, è malato, dovrebbe essere trattato per quello che è. Dovrebbe essere punito ma considerato pazzo».
Il rapitore non nega neppure per un secondo. Ammette le sue azioni, sa di aver fatto una «cosa disgustosa». Però rivela che tutta questa storia l’ha profondamente cambiato: «Se chiedete alle mie figlie vedrete che questa è una storia commovente. Si sono addormentate ogni sera tra le mie braccia e con la testa appoggiata alle mie spalle. Non le ho mai toccate».
Adesso la polizia sta indagando se Garrido sia colpevole degli omicidi di una decina di donne, quasi tutte prostitute, avvenuti in quelle zone tra il 1998 e il 1999. Tra le morte, tutte strangolate e gettate in alcuni canali, c’era Lisa Norrell, quindicenne scomparsa al ritorno da una festa ad Antioc.