Roberto Zichittella, il Riformista 29/8/2009, 29 agosto 2009
I Tory e il modello Ryan Air per un welfare "low cost" - Arriva il welfare no frills. Cioè senza fronzoli
I Tory e il modello Ryan Air per un welfare "low cost" - Arriva il welfare no frills. Cioè senza fronzoli. Come quello delle compagnie aeree low cost, Ryanair ed EasyJet, che ogni anno fanno viaggiare in Europa milioni di passeggeri. In pratica, significa: servizi di base per tutti. Il resto lo paghi. Vuoi saltare la fila? Paga. Vuoi aggirare una lunga lista di attesa? Paga. Vuoi maggiore comfort? Paga. Vuoi mangiare e bere? Paga. Basta mettere mano alla carta di credito (magari pagando un salato supplemento per il servizio) e la vita diventa più facile e più bella. L’idea di organizzare la gestione dei servizi sociali con lo stesso modello adottato dalle compagnie aeree a basso costo arriva dagli amministratori del quartiere londinese di Barnet. Barnet si trova nella zona nord occidentale di Londra, ai confini dell’Hertfordshire. Vi abitano circa 330 mila abitanti, in maggioranza bianchi, con consistenti minoranze di asiatici e afro caraibici. Sul sito Barnet Online si legge che il quartiere è al secondo posto, in tutta la Gran Bretagna, per la varietà di culti religiosi che vi vengono praticati. Barnet è un quartiere in mano ai conservatori. Il leader locale dei Tories si chiama Mike Freer. Ha 49 anni, è gay dichiarato, ama le gite in bicicletta, ha lavorato per anni nel mondo della finanza, con incarichi di rilievo alla Barclays Bank. un politico in ascesa, infatti nelle prossime elezioni politiche generali sarà il candidato dei conservatori nei collegi di Finchley e Golders Green. Sono i collegi che furono la roccaforte di Margaret Thatcher, l’icona dei Tories. Il progetto di riforma dei servizi pubblici di Barnet è stato soprannominato, ma non in modo ufficiale, "EasyCouncil" ed è stato presentato come esempio di una «spinta implacabile verso l’efficienzaZ». Come ha spiegato lo stesso Freer, «basandoci sempre all’esempio della Ryanair, alcune cose saranno piacevoli ed economiche, mentre in altri settori forniremo dei servizi più completi. Non si tratta di far arretrare le frontiere dello Stato, ma di mirare meglio i nostri interventi».Le parole d’ordine diventano: outsourcing, privatizzare, small government. Così, ad esempio, pagando si potranno accelerare i tempi per avere una licenza. Oppure, sempre sborsando qualche sterlina in più, un anziano potrà migliorare il livello dell’assistenza sociale che gli viene fornita dall’amministrazione. L’obiettivo del progetto è di far risparmiare all’amministrazione locale almeno 15 milioni di sterline all’anno e, se possibile, mandare a casa una buona parte dei 3.500 impiegati pubblici in servizio a Barnet. La necessità di tagliare i costi è sempre più urgente in tempi di recessione e anche il futuro non promette nulla di buono. Secondo una previsione dell’Istituto per gli studi fiscali, il prossimo governo britannico dal 2011 dovrà tagliare le spese per i servizi pubblici del 2,3 per cento all’anno . Si tratta della sforbiciata più pesante dal 1977 ad oggi. I Tories di Burnet hanno fatto un po’ di conti e hanno calcolato che nei prossimi anni il loro budget potrebbe ridursi del 15 per cento. Perciò bisogna correre ai ripari con tutti i mezzi. Appena un mese fa il leader conservatore David Cameron, in un discorso all’associazione dei governi locali, aveva detto che le amministrazioni locali possono fare «letteralmente ciò che vogliono» purché non vadano contro la legge. Secondo Cameron non esiste più un modello di welfare e di servizi pubblici unico, centralizzato, imposto dall’alto. Ogni amministrazione può gestire i servizi pubblici secondo le diverse necessità locali, con metodi innovativi e fantasiosi, "thinking smart", cioé con idee brillanti. L’idea degli amministratori di Barnet è senza dubbio brillante, ma resta da vedere se non c’è il rischio di offrire un’immagine dei Tories poco compassionevole. E Cameron, fin da quando ha preso in mano la leadership dei Tories, si batte per superare l’immagine del "nasty party", il partito cattivo, che ha pesato a lungo sulle spalle dei conservatori. Proclamare di ispirarsi al modello Ryanair o EasyJet può anche diventare controproducente nel momento in cui le due compagnie, scatenando polemiche, hanno anche ipotizzato di fa pagare l’uso delle toilette a bordo oppure di richiedere un sovrapprezzo ai passeggeri obesi. I laburisti sono già partiti all’attacco e anche i lettori del Guardian (il quotidiano che ha dato maggior risalto ai progetti degli amministratori di Barnet) si sono scatenati con commenti acidi e polemici.