Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  agosto 28 Venerdì calendario

SALENTOLAND, IL SUD IN FESTA

Benvenuti a Salen­toland, il parco divertimenti più grande del Mez­zogiorno, forse del baci­no del Mediterraneo. Esatta rappresentazione delle due Italie, dei nordi­ci e dei sudici, per dirla con Salvemini. Ma vi so­no anche le due Puglie: quella operosa del bare­se- foggiano (in cui tutta­via una protesi d’anca, made in Germany, non si nega a nessuno) e quella canterina, gioiosa, sper­perosa del Salento lecce­se. Salentoland è appun­to un grande territorio che conta circa 100 comu­ni (compresi alcuni del Tarantino e del Brindisi­no), in cui tutto l’anno, e soprattutto in estate, si canta, si balla la pizzica e si mangiano le fucazze, le pittule, le sagne ”ncannu­late e li pìpi fritti. Non ci credete? Leggete il bel mensile «quiSalento», che informa degli eventi, sagre, riti e feste nella provincia più festaiola d’Europa, e non credere­te ai vostri occhi. Dal 1˚al 31 agosto di quest’anno sono riportati la bellezza di 610 eventi (musicali, te­atrali, sportivi, ecc.), 136 sagre (del polpo, della vo­lìa cazzata (?), dei fichi, della cecòra resta, dell’in­salata grìca con salciccia, del fico mandorlato, nu­tella party, dell’anguria, del polpo, pesce fritto, cozze, vino, frise, cucuz­zata, polpette, ecc., ecc.), e 82 riti e feste, di molte Madonne e Santi minori e maggiori. In tutto, in un mese, 877 (ripetiamo: ottocentosettantasette) festeggiamenti.

Abbiamo cercato in in­ternet una comparazione con la Puglia major, quel­la barese, operosa anche se con le protesi d’anca, e abbiamo numeri assai in­feriori a quelli leccesi. Quindi, almeno per il di­vertimento, il Salento può vantare un primato.

Facciamo qualche con­ticino, ricordando che in tutto ciò non mancano eventi o festeggiamenti di qualità e legati a tradi­zioni molto antiche. Poi­ché quasi tutte queste ini­ziative si giovano di con­tributi pubblici da Comu­ni, Provincia e Regione, mettiamo, in media, un contributo di 20.000 eu­ro ad iniziativa (anche se la cifra è assai per difet­to). Risultato: 20.000 x 877 = 17 milioni e 540 mi­la euro. Cioè 34 miliardi di lire (nel solo mese di agosto). Incredibile.

Si dirà che questa som­ma incrementa un circui­to economico. Dubitia­mo fortemente. Più facile pensare che incrementi il primo girone di clientele della politica, quello del­le proloco, associazioni sedicenti culturali, boc­ciofile, bicicletta, aquilo­ni, volontari di professio­ne, comitati per le feste, onlus più o meno fasulle. Non tutte, naturalmente, ma una gran parte sì. Ma ad ognuno il suo: vi è poi il girone superiore, quel­lo delle clientele profes­sionali di avvocati, archi­tetti, ingegneri, medici, ecc., ed infine il girone al­to dell’imprenditoria de­gli appalti pubblici. Non tutti costoro, ma molti sì. E’ questo il Sistema-Sud che sotto sotto non vuole risolvere la «questione meridionale» e si pasce dei soldi pubblici distri­buiti con criteri politici. Per questo la questione del Sud – convinceteve­ne – è eterna. E Salento­land è il Sud del Sud.

Buone feste!