Gianni Ruggio, Dipiù, 10/08/2009, pp. 76-79, 10 agosto 2009
Matteo Viviani. Iena. Sta con Ludmilla Radchenko. «Sono cotto, innamorato della mai Ludmilla. Stiamo insieme da sette mesi»
Matteo Viviani. Iena. Sta con Ludmilla Radchenko. «Sono cotto, innamorato della mai Ludmilla. Stiamo insieme da sette mesi». L’ha conosciuta «a una cena di beneficienza. […] L’avevo vista solo in Tv a La Talpa, e la sua bellezza un po’ mi disarmava. Poi, quando lei mi ha detto che mi aveva visto in Tv e che non perdeva una puntata de Le Iene, mi sono sciolto. […] Dopo quella sera, ci siamo rivisti in un paio di altre occasioni […]. Poi ci siamo ritrovati casualmente in palestra. E così piano piano abbiamo iniziato a telefonarci, poi a frequentarci, magari per un aperitivo o una pizza. […] Volevamo ”studiarci”, conoscerci meglio, e il corteggiamento è andato avanti per un mese». E Franklin Santata, l’ex di Ludmilla? «Io e lui siamo amici. […] Avevamo lo stesso agente. […] Ci siamo frequentati e continuiamo a frequentarci ancora oggi, anche in compagnia di Ludmilla. […] Siamo a andati a cena un paio di volte tutti insieme e mi ricordo che Franklin mi ha detto: ”Sono davvero contente che accanto a Ludmilla ci sia una persona come te”». *** «Dopo gli studi all’Istituto d’Arte di Arezzo, ho fatto l’orafo e il pittore di copie d’arte per un po’. A ventuno anni, con il sogno in testa di fare il modello, ho preso armi e bagagli e sono partito per Milano, dove per mantenermi i primi tempi lavoravo come cameriere. Poi ho ingranato con il lavoro di modello, che ho fatto fino a cinque anni fa. Ero abbastanza famoso e richiesto nell’ambiente, ma ho sempre saputo che prima o poi avrei lasciato il mondo della moda. Un bel giorno, grazie a un’agenzia di casting, sono stato scelto come attore per Scherzi a parte. Poi ho conosciuto un autore de Le Iene che mi ha offerto di lavorare nel programma. E ora eccomi qui. Ma qualche difficoltà nel diventare ”iena” l’ho avuta. All’inizio mi sentivo un po’ un ”pesce fuor d’acqua”. Io facevo il modello, non sapevo nulla di giornalismo d’inchiesta, e mi sentivo messo quasi sotto esame dai miei colleghi. Ma tutto si impara, e ora vado fiero del mio lavoro di ”iena”».