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 2009  agosto 27 Giovedì calendario

MENO MORTI IN AUTOSTRADA CHE IN CITTA’


Oltre 5.000 vittime della strada in un anno. In Italia, così come quasi ovunque in Europa, gli incidenti si confermano la prima causa di morte sotto i 40 anni. In confronto a mezzi di trasporto come nave, treno o aereo, provocano un numero di decessi 100 volte maggiore. A farne le spese, nel 49% dei casi, sono i cosiddetti utenti «deboli»: ciclisti, pedoni e motociclisti, questi ultimi coinvolti in un incidente su 3.
Un fenomeno con costi sociali altissimi (stimati in 30 miliardi di euro l’anno, il 2% del Pil) ma in continua, seppur lenta, diminuzione. Negli ultimi 10 anni - secondo i dati Istat che saranno presentati questa mattina al convegno «Il valore quotidiano della vita» del meeting per l’Amicizia di Rimini - le vittime della strada sono infatti passate da 6.226 a 5.131. E la tendenza sembra confermata anche dalle stime del 2008 (4.739 morti) e dal confronto sui primi 5 mesi del 2009 (919 vittime rispetto alle 1.156 dello stesso periodo dell’anno scorso). In generale, se dal 1997 al 2002 il numero di incidenti, morti e feriti era in costante crescita, dal 2003 si è invertita la tendenza: in valore assoluto però, se il numero delle vittime è più basso (il tasso di mortalità è sceso da 11,7% a 8,6%), quello di incidenti e feriti resta più alto di dieci anni fa. Sulla base delle proiezioni del 2009, il ministero dei Trasporti stima che quest’anno gli incidenti possano diminuire dell’11% e le vittime del 20%, con l’obiettivo di non superare, entro la fine del 2010, il tetto posto dall’Unione europea (3.550 morti).
Tra le vittime, la fascia d’età più colpita è quella tra i 21 e i 39 anni, con una disparità enorme fra uomini (4.126 morti nel 2007) e donne (1.005). La maggior parte degli incidenti non avviene in autostrada («solo» 13.635) ma sulle strade urbane (176.897) e il numero di decessi nei centri urbani è addirittura quattro volte maggiore (2.269 contro 526).
I costi sociali degli incidenti stradali nel 2007 ammontano a 30,4 miliardi di euro (la proiezione sul 2008 è di 28,9) fra perdita della capacità produttiva (circa 10 miliardi), costi umani (oltre 4 miliardi), costi sanitari (653 milioni) e danni materiali (quasi 15 miliardi). Il costo sociale medio per ogni deceduto è di 1.300mila euro, mentre per ogni ferito di 26mila euro. Insomma, un fenomeno in costante diminuzione ma con numeri ancora alti: di qui l’aumento dei controlli (+76% nel confronto fra 2007 e 2008), delle multe (il provvedimento è compreso nel pacchetto sicurezza) e della dotazione a polizia e carabinieri di etilometri (+845 negli ultimi mesi) e narco-test (+1.250).Ha investito con la propria auto Debora S., studentessa di 19 anni, in motorino ed fuggito senza soccorrerla. Ma dopo pochi chilometri Paolo Valdocchi, 41 anni, di Fosdinovo (Massa) si è schiantato contro un camion ed è morto sul colpo. E’ accaduto ieri verso le 13 sulla via Aurelia nei pressi di Sarzana (La Spezia). Prima dell’incidente con la ragazza l’uomo aveva urtato un auto parcheggiata e non si era fermato. La ragazza è in gravi condizioni ma non è in pericolo di vita.