Tiziana Mantovani, Chi, 2 settembre 2009, 2 settembre 2009
Gabriel Garko si confessa alla vigilia delle riprese, in autunno, della nuova serie di Canale 5 ”Il peccato e la vergogna”, una fiction pensata per lui da Salvatore Samperi
Gabriel Garko si confessa alla vigilia delle riprese, in autunno, della nuova serie di Canale 5 ”Il peccato e la vergogna”, una fiction pensata per lui da Salvatore Samperi. È la storia di una famiglia italiana che viene travolta dalle leggi razziali contro gli ebrei e dalla guerra. Il suo sarà un personaggio negativo. Sesso senza amore. Può essere una buona idea? E il romanticismo? «Se mi innamoro divento molto romantico e anche il sesso cambia. Quando ami una donna, tra le lenzuola tendi ad essere più generoso. Se è solo sesso, gli uomini sono un po’ egoisti». Crede nelle attrazioni fatali, nell’amore a prima vista? «Ci credo. Mi è capitato e dopo l’attrazione fatale, è nato l’amore». È vero che da ragazzo ha flirtato con la madre di un compagno di scuola? «Sì, è vero: conservo di quell’esperienza un ricordo dolce-amaro. Avevo diciotto anni, ero molto fiero di me. Lei invece dopo l’amore si metteva a piangere. Diceva: ”Non tornerò mai più agli anni del liceo, che brutto il tempo che passa!”. Fu un rapporto intriso di malinconia». È vero che ora ha una compagna? «Sì, è vero, sono felicemente fidanzato e la cosa che apprezzo di più della mia dolce metà è che non fa progetti a lunga scadenza con me. Non si parla di matrimonio, ma confesso di pensare, sempre più spesso, a un figlio. Sono maturo per diventare padre, non ancora per essere un buon marito». Ha appena finito di girare ”Caldo criminale”, al fianco di Sabrina Ferilli. Com’è andata? «È stato uno spasso girare con Sabrina. È una persona simpaticissima, allegra e non se la tira. Interpreto un malinconico cronico infelicemente sposato con Marisa Berenson. Sabrina è una donna in fuga da un marito violento. Ci incontriamo, ci facciamo travolgere dalla passione, ma il passato incombe su di noi minaccioso…». Tiziana Mantovani