Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  agosto 26 Mercoledì calendario

LONDRA, IL GRANDE FRATELLO FA FLOP UN ARRESTO OGNI MILLE TELECAMERE


La polizia inglese: contro la criminalità sono inefficaci

La Gran Bretagna è il paese che ha investito di più: ben 500 milioni di sterline
Trecento riprese in una normale giornata a spasso per la City. E pochi "bobby" per strada

LONDRA - Il Grande Fratello è distratto, o nessuno lo interpella, o, ancora, è un incompreso. La nazione che ha speso di più nella sorveglianza con telecamere a circuito chiuso, installandone quattro milioni, ha scoperto dopo dieci anni che non servono a prevenire i crimini, né sono di aiuto nelle indagini. Certo, i tre rapinatori del colpo grosso alla gioielleria Graff sono stati presi dopo appena una settimana grazie alle telecamere a circuito chiuso, ma erano quelle private della gioielleria e c´erano in ballo 45 milioni di sterline.
Per la microcriminalità quotidiana, per la «sicurezza dei cittadini» di cui ogni politico parla soprattutto in campagna elettorale, aver speso oltre 500 milioni di sterline non è servito a nulla. Ieri il Daily Telegraph dedicava la prima pagina al rapporto interno della Met, la Metropolitan Police, su crimini e telecamere, ma era bastato vedere un servizio fatto tre giorni prima dalla tv privata Itv per avere seri dubbi sull´effetto deterrente di questo Grande Fratello istituzionale.
Dalla sala di controllo della polizia metropolitana un agente vedeva sul monitor una rissa fuori da un bar, dal momento in cui due gruppi di giovani si affrontavano a parole, a quando incominciavano a tirarsi bicchieri, cestini dell´immondizia e quanto si trovava a portata di mano. I contendenti non erano preoccupati di essere sotto l´obiettivo di una telecamera, né l´agente ha mosso un dito per chiamare una pattuglia ed evitare che alcuni passanti si prendessero una bastonata in testa.
E che sarà successo poi delle immagini registrate? Poco, ammette la Met, perché difficilmente gli incaricati delle indagini vanno a guardare quelle immagini, anche nel caso ci sia una denuncia precisa. Tanto che, dicono i dati, in media 1000 telecamere in funzione riescono a risolvere meno di un caso. In compenso però le spese sono alte e, all´interno di un´indagine, il costo per l´uso di una sola telecamera ammonta a una cifra media di 20mila sterline.
Eppure la presenza del Grande Fratello è capillare, incombente, tutt´altro che discreta. Solo a Londra ci sono un milione di apparecchi, e si vedono benissimo, per le strade, nelle stazioni della metro, nei parchi. Ciascun cittadino, in una normale giornata nella capitale, ha occasione di essere ripreso in media 300 volte, mentre è difficile incontrare i bobby che, fino a vent´anni fa, erano una presenza costante, davvero a ogni angolo di strada.
Quei poliziotti dovrebbero ora essere impegnati a rivedere le immagini delle telecamere, ma in realtà, si scopre dal rapporto della Met, spesso le telecamere sono spente. E le proteste dei cittadini sono frequenti, almeno 100 all´anno, ammettono i responsabili. Se poi le immagini ci sono, non ci sono i poliziotti addestrati ad usarle nel modo corretto, per cui il più delle volte chi svolge le indagini lo fa nel modo tradizionale, senza curarsi di andare a vedere se ci sono registrazioni utili della zona in cui è stato commesso un crimine. Le conseguenze di quanto svelato nel rapporto della polizia si vedranno, come spesso accade, nel maggio del 2010. I conservatori si sono sempre opposti all´uso delle telecamere e Scotland Yard ha già detto che, se il labour perderà le elezioni come sembra scontato, si aspetta un cambio di strategia per la lotta al crimine.