Elio Pirari, La Stampa, 26/8/2009, 26 agosto 2009
PARCO NAZIONALE DELLA MADDALENA
cronaca di un’estate infernale. La scorsa settimana l’offshore «Vittoria Romana» cappotta sopra alla secca di Punta Galera, all’estremità di Caprera, sfrecciando a 50 miglia orarie. Scafo a pezzi, salvo per miracolo il figlio del proprietario. Domenica due sub, uno armato di fucile, vengono sorpresi dalla Guardia Forestale durante una battuta di pesca a Caprera. Lunedì l’ex ministro Lunardi, l’uomo della patente a punti noto per una dichiarazione d’intenti molto nobile: «Le automobili sono armi improprie perché possono uccidere con facilità, per questo la patente va rilasciata con lo stesso scrupolo e la stessa severità con cui si rilascia un porto d’armi», e un’altra un po’ più contrastata: «Lo Stato deve abituarsi a convivere con la mafia», viene multato per eccesso di velocità perché lo yacht di 24 metri che lo ospita sgomma in assetto planante nello specchio d’acqua tra Capo d’Orso e Santo Stefano. Durante le contestazioni l’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti mostra con garbo i documenti, ma i militari chiedono in visione quelli dello yacht e del comandante. Sintesi: la sanzione per eccesso di velocità notificata è di 344 euro più Iva.
Alberto Dubini, un industriale tessile di Milano, 60 anni, dopo aver costeggiato Lavezzi a bordo del suo anfibio -Amphi Ranger 2800- riemerge sulla battigia di Budelli tra lo sgomento dei più piccini che lì per lì lo prendono per un disco volante. Inciampa su un agente della Forestale gli chiedono i documenti e lui: «Per caso ho fatto qualcosa di strano?».