Robert Cyran, La stampa 25/8/2009, 25 agosto 2009
Per investire sul petrolio meglio scegliere i piccoli- Investire nelle compagnie petrolifere è rischioso
Per investire sul petrolio meglio scegliere i piccoli- Investire nelle compagnie petrolifere è rischioso. Dopo essere crollato di quasi l’80% nel secondo semestre dell’anno scorso, ora il prezzo del petrolio rimbalza: ha recuperato circa metà delle perdite. Ma gli azionisti di giganti come ExxonMobil o Royal Dutch Shell non hanno visto un rialzo del genere. Exxon è scambiata a un prezzo leggermente inferiore a quello di dicembre. Gli aumenti del prezzo del petrolio possono far salire le azioni delle grandi compagnie, ma a lungo termine ne frenano le performance. I produttori indipendenti, più piccoli e combattivi - come Anadarko Petroleum e Apache - hanno fatto meglio: le loro azioni sono cresciute di oltre il 40% da dicembre. però vero che le grandi compagnie petrolifere sono sottoposte a meno rischi di ribasso quando i prezzi crollano. Lo scorso luglio, il petrolio raggiunse 147 dollari al barile e le azioni di Exxon erano scambiate a 83 dollari. Nel momento in cui petrolio toccò il minimo di 32 dollari al barile a dicembre, l’azione Exxon aveva perso meno del 15%. Quella di Anadarko si era dimezzata. Dalla fine del XIX secolo, gli accordi di produzione tra i Paesi e le compagnie petrolifere hanno sempre favorito i primi. Spesso, nei contratti ci sono scale mobili che consentono al governo ospitante di ottenere una maggiore percentuale degli utili quando il prezzo del petrolio aumenta. Inoltre, le forti fasi di crescita dei prezzi del petrolio innescano ondate di esplorazioni che aumentano il prezzo di qualunque cosa sia necessaria a produrre petrolio: dai salari dei geofisici alle punte dei trapani. Ciò dà agli investitori buoni motivi per ritenere che, con prezzi alti, i profitti diminuiranno. Altri, sulla base di passati forti rialzi e crolli, potrebbero pensare che gli aumenti dei prezzi siano effimeri. Le società più piccole sono spesso molto più rischiose, ma la loro performance segue più da vicino il prezzo del petrolio: di solito hanno indebitamenti elevati e il calo del barile può rendere loro difficile rimborsare il debito - il che determina il crollo delle loro azioni. L’aumento dei prezzi però fa salire rapidamente i loro rendimenti. Chi cerca un titolo che sfrutti al massimo gli aumenti dei prezzi dell’energia potrebbero scoprire che piccolo è meraviglioso.