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 2009  agosto 24 Lunedì calendario

IN VOLO SENZA IL PAPA’ IL NUOVO BUSINESS DEI BABY PASSEGGERI


Il 20% viaggia solo. E le compagnie s´adeguano

Con la British ogni anno 600 mila minori s´imbarcano non accompagnati Sono in aumento al check-in anche i bimbi con i genitori
Le società offrono servizi speciali: pasti a orari diversi, menu ad hoc, sale d´attesa dotate di dvd e Playstation

ROMA - Un tempo erano una rarità. Con il loro cartellino appeso al collo, che indicava nome, cognome e destinazione finale, li riconoscevi subito. Erano i (pochi) bambini che prendevano un aereo da soli. Ma anche gli altri, quelli che viaggiavano con mamma e papà, non erano poi molti. Quasi il viaggio tra le nuvole fosse un film vietato ai minori. Con il passare degli anni la situazione è cambiata. La democratizzazione del volo non ha risparmiato neppure loro: gli under 14. Spensierati e rumorosi invadono con allegria le carlinghe. Stessa situazione in aeroporto. Assaltano le sale d´aspetto e, scambiandoli per giocattoli, spintonano carrelli e valigie. Per molti quelle ore in cielo rappresentano un periodo di sospensione tra un genitore e l´altro. Sono i figli dei separati. Quelli che all´aeroporto di partenza arrivano con la mamma mentre, all´arrivo, cercano il papà con gli occhi. O viceversa. Ma sono anche i bambini che raggiungono amici, cugini o partono per imparare le lingue.
Le compagnie aeree, fiutato il business, si sono organizzare di conseguenza. Per questo nuovo esercito di globetrotter ci sono la tessera mille miglia, le offerte stracciate e i menu più gustosi. Una caccia al mini cliente giocata a colpi di gadget. E i risultati si vedono soprattutto nei mesi estivi. Circa uno su cinque viaggia senza accompagnatore. La compagnia che ne trasporta di più è decisamente la British Airways. Ben 1,6 milioni di bimbi l´anno di cui, grazie al servizio Skyflyers Solo (dai 5 ai 18 anni), circa 600 mila perfettamente in solitudine. Per permettere agli adulti di godersi il pasto in volo la British propone la formula Feed Kids First e i piccoli principini sono serviti subito dopo il decollo. Anche la compagnia Lufthansa non è da meno. In un anno circa 500 mila minori decollano da soli con la flotta tedesca che, per prenderli per la gola, ha chiesto a Sarah Wiener (una delle più famose cuoche in Germania) d´inventare dei menu speciali. Risultato? Carne a forma di dinosauro e formaggi disposti come in una cassetta di colori. Non solo. La Wiener ha eliminato dalla lista zuccheri e grassi e li ha sostituiti con miele e olio di oliva. Ai genitori, invece, è richiesta una sola accortezza: ricordarsi di prenotare il pasto 24 ore prima della partenza. Trattamento da gourmet anche per Air France che, abitualmente, imbarca 430 mila bimbi sotto i 12 anni. Per loro, grazie alla Planète Blue, è riservata una scelta di omogeneizzati e biscotti. E, per passare le lunghe ore prima dell´arrivo, canali musicali e un pupazzo dai colori della flotta. Anche l´Alitalia cerca di conquistare i più piccini con pasti speciali (da richiedere alla prenotazione) e morbide culle per i bebè. Meridiana conferma la tendenza generale: dei circa 60 mila bimbi che viaggiano, in un anno, il 5% sono soli. Impennata di mini viaggiatori anche tra le compagnie orientali. Una delle più amate dal popolo dei viaggiatori, la Singapore Airlines, propone cibi speciali e cartoni animati per tutti quelli che hanno meno di 11 anni.
Ma, oltre al miglioramento dei servizi, sull´aumento dei minorenni al check-in gioca un altro fattore importante. Quello delle tariffe. Se un tempo erano trattati alla pari degli adulti, o poco meno, ora viaggiare in aereo conviene anche alle famiglie più numerose. Lufthansa, addirittura, quest´estate ha permesso ai più piccini di viaggiare pagando solo le tasse. Anche Meridiana è andata incontro al budget familiare offrendo tariffe stracciate e, soprattutto, date flessibili. Il bimbo si trova bene dalla nonna o dall´amico? Nessun problema, si sposta la data del rientro senza sborsare un euro.
Infine anche quei "non luoghi" che sono gli aeroporti, da qualche tempo, sono cambiati. Sembrano aver scoperto che ci sono anche loro. Piccoli ma esigenti. L´Alitalia propone la "Sala Amica" con nursery, giochi e cartoni animati. A Londra Heatrow ci sono quattro aree riservate ai bimbi mentre a Parigi, in caso di transiti superiori alle due ore, hanno accesso agli spazi Planète Blue di Paris Orly e De Gaulle dove li aspetta l´ambita Playstation e una serie di dvd.
Non tutti però sono così amichevoli con i bambini. In Australia, dove per motivi di distanze i voli non durano mai meno di 5 ore, un sondaggio effettuato dal quotidiano The Age ha rivelato una, a dir poco, allergia dei viaggiatori ad essere chiusi in aeroplano con dei bambini. L´81% degli intervistati, infatti, ha votato per la creazione di aree separate perché considerano "insopportabile" un pianto per ore e ore.