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 2009  agosto 20 Giovedì calendario

MA QUANTO SEI CARA ROMA. PIU’ DI MILANO


Capitale anche nel costo della vita

Il sorpasso è avvenuto: Roma è diventata più cara di Milano. Lo dicono gli svizzeri, che di prezzi alti e vita lussuosa se ne intendono. E se ne va in fumo un altro caro, vecchio luogo comune. Così, dopo la nebbia che non c’è (...)

(...) più e il Ponentino che non soffia più, anche il familiare ritornello di tanti decenni fa («a Milano costa tutto di più») non lo potremo più orecchiare. Questo, almeno è quanto emerge dal report di Ubs, il colosso bancario svizzero, sui prezzi e i salari 2009, che confronta il potere di acquisto delle 73 città più grandi al mondo. Dallo studio risulta, appunto, che per quanto riguarda il caro vita Roma occupa il 17esimo posto e Milano il trentesimo, mentre per livello di salari Milano è al 26esimo posto, Roma al trentesimo.

La città più cara in assoluto è Oslo seguita da Zurigo, Copenaghen e Ginevra, Tokyo e New York. Sul fronte opposto, in fondo alla classifica, ci sono Kuala Lumpur, Manila, Delhi e Mumbai. Per quel che riguarda i salari lordi, guadagnano di più i lavoratori dipendenti di Copenhagen, seguiti da quelli di Zurigo, Ginevra e New York. lI meno pagati, invece, sono i lavoratori dipendenti a Manila, Giacarta e Mumbai. Il che si traduce nella semplice equazione: salati più alti, prezzi più alti. L’incrocio dei dati, però, non spiega ”l’anomalia” romana: salari più bassi - sempre rispetto a Milano - prezzi più alti. La risposta potrebbe essere nel grande ”sommerso” che distingue l’economia romana, come spiega il massmediologo Klaus Davi, il fattore che, alla fine, «fa alzare il tenore di vita della Capitale. Senza contare la sua vitalità del settore privato e anche del sociale. Roma, d’altronde, da anni ormai gode di buona stampa e ha imboccato una decisa via all’internazionalizzazione: iniziativa lanciata dall’ex sindaco Walter Veltroni e portata avanti dall’attuale primo cittadino, Gianni Alemanno». D’altra parte, secondo Davi, «a Milano si rimuove il concetto di crisi, si va avanti come se la cosa non fosse reale. Eppure, si sente che l’atmosfera è più dimessa, più desolata». Senza dimenticare che «i conti veri e propri bisognerà farli con l’arrivo dell’autunno».

Lo studio ha adottato come criterio per misurare il potere d’acquisto il tempo di lavoro necessario per comprare un iPod nano. Criterio, detto fra noi, che fa riflettere, visto che ipotizza che l’iPod sia un bene primario. In ogni caso, il risultato è il seguente: un dipendente medio di Zurigo e New York ha bisogno di nove ore di lavoro, mentre un lavoratore di Bombay deve lavorare un mese per comprarlo. E se un romano se la cava con 19 ore e mezzo, a un milanese ne bastano 16. L’analisi, che si basa su un paniere di 122 beni e servizi, ha evidenziato che i residenti di Oslo, Zurigo, Copenaghen, Ginevra e Tokyo pagano una media del 20 per cento in più rispetto ad altre località dell’Europa occidentale. Nelle città italiane è stata invece registrata un’inversione di tendenza, con Roma al 17esimo posto della classifica mondiale che supera Milano -30esima- per costo della vita.

Diversi i risultati per quanto riguarda il reddito medio: Roma si classifica infatti al 30esimo posto, indietro di 14 punti rispetto al capoluogo lombardo, il potere d’acquisto dei romani, è al 39esimo posto rispetto al 26esimo dei milanesi. Quanto ai servizi, il taxi è molto più caro a Roma e Milano che a New York, mentre Tokyo è la più cara al mondo per mangiare: un pranzo composto da un antipasto, un piatto principale e un dessert, con il servizio compreso e senza bibite costa 67 euro; a Roma costa 32 euro, a Milano 38 (come a New York). Lo studio ha concluso che gli impiegati di Copenaghen, Zurigo, Ginevra e New York hanno i redditi lordi più alti, mentre gli stipendi netti migliori si trovano in Svizzera, a Zurigo e Ginevra, dove le imposte statali sono più basse.

Per tornare a Roma e a Milano, c’è un primato che alla città meneghina nessuno può contendere e c’è un vecchio, caro luogo comune ancora da recitare: Milano è sempre la capitale della moda, quindi figura nella top-ten delle città europee più care per comprare vestiti: al quinto posto assoluto.