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 2009  agosto 22 Sabato calendario

RIPARTE LA CORSA ALLE MATERIE PRIME E IL PETROLIO SFONDA I 74 DOLLARI


MILANO - Ventata di ottimismo sulle materie prime - e in particolare sul petrolio - in seguito alle parole del presidente della Fed, Ben Bernanke e, nel Vecchio Continente, all´andamento dell´indice Pmi dell´eurozona, che segnala una stabilizzazione nei servizi e nell´industria.
Messaggi concomitanti, che insieme al dato altrettanto positivo sull´immobiliare negli Usa sono stati letti dai mercati come indicatori di possibile uscita dalla recessione. Di conseguenza, l´oro nero ha superato di slancio quota 74 dollari a barile, sia a Londra (dove viene scambiata la qualità Brent) sia per quanto riguarda il West Texas Intermediate a New York, dove il greggio è salito fino ad un massimo di 74,72 dollari, segnando un rialzo del 2,5% rispetto al giorno prima, per poi ripiegare lievemente e chiudere a 73,83 dollari a barile, in rialzo dell´1,3% rispetto alla chiusura precedente. Si tratta dei valori più alti da dieci mesi a questa parte, dall´ottobre scorso, mentre per il Brent i massimi dell´anno (leggermente più alti, 76 dollari) erano stati toccati nei primi giorni di agosto.
Da qualche giorno del resto i prezzi del petrolio e delle materie prime sono tornati in tensione: l´ondata di acquisti era partita a metà settimana dagli Stati Uniti, quando era stato reso noto a sorpresa un calo molto netto delle scorte settimanali di petrolio; un risultato inaspettato, che aveva ridato fiato alle speranze di una domanda più brillante del previsto (e di conseguenza di consumi più forti). Solo una settimana fa i contratti sul greggio a New York avevano chiuso sotto quota 68 dollari e lunedì scorso erano scesi ancora, a 65 dollari. Poi il dato sulla diminuzione delle scorte, che ha segnato l´inversione di tendenza continuata anche ieri.
Rispetto alle quotazioni di inizio anno, il petrolio sta guadagnando più del 60% (il 31 dicembre scorso, il Wti valeva 44,60 dollari a barile) tuttavia si tratta di quotazioni ancora dimezzate rispetto ai prezzi del luglio 2008, quando il greggio aveva toccato i 147 dollari a barile.
Giornata brillante ieri anche per l´euro, che ha segnato 1,4325 dollari rispetto agli 1,4251 del giorno prima. Anche in questo caso, ad onta di un´apertura poco mossa il rialzo è partito in concomitanza con il dato sull´indice europeo Pmi, ai massimi da quindici mesi a questa parte.