Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 25/8/2009, 25 agosto 2009
Tagli al Corsera. Col referendum - Il 7 settembre il direttore de Bortoli illustrerà alla redazione il piano anticrisi
Tagli al Corsera. Col referendum - Il 7 settembre il direttore de Bortoli illustrerà alla redazione il piano anticrisi. Sospesi i premi - Accordo azienda-cdr per la riduzione da 380 a 310 giornalisti - Il 7 settembre il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli spiegherà i suoi piani editoriali alla redazione milanese. Il giorno successivo farà la stessa cosa con i colleghi di Roma. E poi, tra il 9 e il 15 settembre, verrà fissata la data del referendum interno che dovrà approvare o bocciare le linee guida per superare lo stato di crisi in via Solferino. In sintesi, secondo il pre-accordo firmato tra sindacato interno e azienda, l’organico del Corriere della Sera, nel prossimo biennio, dovrà passare dalle attuali 380 a 310 unità, comprensive della direzione, dei supplementi e di tutte le sedi distaccate e di corrispondenza. Un calo, quindi, di 70 giornalisti che potrebbe, tuttavia, essere un po’ complicato. In base alle intese sindacato-Rcs, nessun giornalista, infatti, sarà posto in cassa integrazione senza il suo consenso. Il ricorso alla Cigs interesserà, su base volontaria, fino a 49 giornalisti in possesso dei requisiti di pensionamento di anzianità, di vecchiaia, di vecchiaia anticipata o di pensionamento anticipato. In area prepensionamento, tuttavia, al momento vi sono solo 24 giornalisti, i quali, finora, hanno tutti risposto picche all’azienda, spiegando che intendono rimanere al loro posto. Si tratterà di vedere se gli incentivi economici che Rcs metterà a disposizione per favorire l’esodo dei giornalisti aventi diritto sapranno produrre gli effetti desiderati. Rcs, inoltre, punta a non sostituire, nei prossimi due anni, tutti quelli che lasceranno il posto: ma chi lascia un poltrona al Corriere della Sera di questi tempi? L’accordo oggetto di referendum prevede pure la sospensione del premio di risultato per il 2009 e il 2010 (era, in media, di circa 2 mila euro all’anno a testa), anche se entro il 31 marzo 2010 saranno individuati nuovi obiettivi per l’anno 2010 e un nuovo premio di 1.100 euro lordi a testa da erogare nel 2011 (e di 2.100 lordi da erogare nel 2012) al raggiungimento del 100% degli obiettivi. Resta invece confermato il forfait di 100 euro lordi al mese per il lavoro su «altri media». Come già avvenuto in molte case editrici, «verranno elaborati piani annuali di smaltimento di tutte le ferie maturate da ogni giornalista nell’anno di competenza»; la redazione del Corriere, inoltre, verrà dotata di BlackBerry e dovrà seguire una formazione di sei ore per il nuovo sistema editoriale Hermes 10 del quotidiano, e di 12 ore (24 ore per i grafici) per il nuovo sistema Methode verso cui migrerà il Magazine del Corriere della Sera. Infine, il passaggio al full color e la voce «aggiornamento professionale» varranno 2.500 euro all’anno a testa per il 2009 e il 2010. Insomma, non pare proprio che i giornalisti del Corsera dovranno tirare troppo la cinghia per superare questo periodo difficile. Tenendo pur sempre conto che in Rcs quotidiani lavorano, complessivamente, 556 giornalisti e che la società, pur in un anno critico come il 2008, ha prodotto oltre 70 milioni di euro di utile netto. All’inizio di settembre i vertici di Rcs dovranno affrontare anche il capitolo della periodici. In questo caso l’accordo raggiunto tra sindacati e azienda comporta la garanzia di «nessuna chiusura o cessione di testata», gestendo la crisi secondo un piano biennale alla fine del quale l’organico giornalistico dovrebbe scendere dalle attuali 236 unità a 195-198 unità.