Irene Greguoli Venini, ItaliaOggi 25/8/2009, 25 agosto 2009
Il target rosa? Sui social network - Lo studio: il tempo trascorso on-line dalle consumatrici e la sua influenza sulle decisioni d’acquisto - Le donne appassionate di Facebook
Il target rosa? Sui social network - Lo studio: il tempo trascorso on-line dalle consumatrici e la sua influenza sulle decisioni d’acquisto - Le donne appassionate di Facebook. E i marchi diventano amici - I social network si tingono di rosa: è sempre più massiccia infatti la presenza di donne che trascorrono diverse ore al giorno su siti come Facebook, LinkedIn, Twitter o MySpace. Sposate con figli, con più di 40 anni e un livello di istruzione piuttosto alto, lavoratrici e in molti casi imprenditrici in proprio, amano comunicare e scambiarsi consigli on-line, informarsi sui blog e lasciare commenti. il loro cuore che le aziende che progettano di promuovere i propri brand sui social media devono colpire, anche perché, alla fine, sono proprio le consumatrici che decidono la maggior parte delle spese di casa. Le forme più efficaci per conquistarle? Aiutare le utenti nei loro business come ha fatto Visa, con una comunicazione su misura come nel caso di Fujifilm, e chiedendo la loro opinione come fa Starbucks. quanto emerge dalla ricerca «The power of social networking for women», condotta da ShesConnected, un’agenzia americana specializzata nella comunicazione sui social media, basata su un campione di forti utilizzatrici dei social network. Un pubblico da non trascurare, se è vero, come si afferma nello studio, che «gli inserzionisti sanno che per avere successo bisogna seguire il denaro. E il denaro è nel portafoglio delle donne, che trascorrono molto tempo sui social network». Le signore peraltro superano gli uomini nella maggior parte di questi siti: per esempio in Facebook l’utenza femminile rappresenta più della metà degli iscritti. Senza dimenticare che, sempre secondo l’analisi di ShesConnected, i social network e i blog sono una fonte di influenza nelle decisioni d’acquisto delle donne. Può forse sorprendere, però, che sia così vasta l’adesione di signore con più di 40 anni, che rappresentano più della metà dell’utenza femminile (con un picco particolarmente alto per le donne oltre i 50 anni), ai siti di social networking che, invece, hanno puntato per anni sul pubblico di giovanissimi. Anzi, Facebook in uno studio recente ha trovato che uno dei segmenti che cresce più velocemente è quello delle donne over 55; inoltre, il portale fondato da Mark Zuckerberg raccoglie l’83% delle donne intervistate, che nel 73% dei casi sono iscritte a LinkedIn, seguito da Twitter (55%) e da MySpace (41%). Peraltro, sottolinea la ricerca, «lo stato coniugale e la presenza di bambini ha un impatto sugli interessi e sui bisogni di questo target». La maggior parte delle signore in questione infatti è sposata e più della metà ha figli piccoli. Si tratta di lavoratrici: quasi la metà è dipendente, mentre più di un terzo opera in proprio e molte di queste utenti usano i social network per promuovere i loro affari e per costruire relazioni professionali. Un caso di un marchio che ha saputo sfruttare questo aspetto è Visa, che ha lanciato di recente il Visa business network su Facebook, un’applicazione che consente alle piccole imprese di accedere a una comunità virtuale di oltre 80mila altre aziende. Sugli interessi particolari di un gruppo di utenti ha puntato invece Fujifilm, che ha lanciato un social network per costruire una comunità di appassionati di fotografia entusiasti della propria nuova macchina fotografica, seguendo il principio secondo cui, come dice la ricerca, «le aziende dovrebbero certo mantenere una presenza nei network più grandi, ma dovrebbero anche fare leva sul potere dei social network di nicchia, che forniscono l’opportunità di avere una grande presenza e di tagliare la comunicazione su misura rispetto agli specifici bisogni degli utenti». Infatti, due terzi delle socialnetworker appartengono almeno a tre network e la motivazione addotta è che «nessun sito incontra tutti i miei interessi o bisogni». Per le aziende che vogliono conquistare le consumatrici è una buona idea anche curare le relazioni con blogger influenti e sponsorizzare concorsi per video che presentano il proprio prodotto, visto che tra le principali attività cui si dedicano le utenti ci sono leggere blog (lo fa 71% delle intervistate) e vedere video (il 65%). Inoltre le donne, soprattutto quelle con un alto livello di istruzione, apprezzano le forme di comunicazione che puntano sull’interazione, come, per esempio, l’iniziativa di Starbucks, che ha lanciato MyStarbucksIdea, un sito dove i consumatori possono proporre e condividere, anche attraverso i social network, le loro idee per l’azienda. Senza dimenticare però che il target femminile tiene molto alla propria privacy: dalla ricerca di ShesConnected emerge infatti che le donne capiscono la necessità da parte dei social network di supportarsi con la pubblicità, ma non vogliono che i loro dati siano venduti, preferendo a questa possibilità la presenza, negli spazi appositi sui siti, di inserzioni.