Giulia Palmieri, la Stampa, 25/8/2009, 25 agosto 2009
IL MESE SACRO DEI MUSULMANI
Che cos’è il Ramadan?
il nono mese dell’anno islamico, che segue le fasi lunari e per questo è di 354 o 355 giorni. Il Ramadan inizia con il primo spicchio della luna nuova, e il fedele è invitato a cercare con i propri occhi il segno nel cielo. Quest’anno è iniziato il 21 agosto, si chiuderà il 19 settembre.
Perché è un mese sacro?
Perché fu in un istante di una notte del Ramadan (la tradizione dice la 27ª, il giorno del Destino) che il Corano venne rivelato integralmente al profeta Maometto. Ramadan è il mese che appartiene a Dio.
Che cosa vuol dire Ramadan?
uno degli aggettivi di Dio. Non ha una traduzione precisa, è una parola che evoca il concetto di ardore.
Come va vissuto questo mese sacro?
Il fedele imita l’esempio di Maometto e si fa strumento trasparente della volontà divina. Per cercare questa purezza deve fare carità ai bisognosi e privarsi di quello che lo distoglie da Dio. L’atto simbolico principale è il digiuno, dall’alba al tramonto, per tutti i giorni del mese lunare. L’astinenza fisica vuole che non si mangi né si beva nulla. Quella spirituale che non si commettano o pensino atti cattivi o impuri, dunque non si menta, non si litighi, non si faccia sesso, e ci si astenga da tutti i vizi, compreso il fumo.
Ci sono categorie esonerate dall’obbligo del digiuno?
Sì: gli anziani, i malati, i minorenni, le donne in gravidanza o in allattamento. Le donne sono dispensate anche durante il periodo mestruale, così come sono esonerati i praticanti in viaggio, purché tornino a osservare il digiuno appena possibile.
Che cosa succede a chi non rispetta i dettami?
Se l’interruzione del digiuno è involontaria basta riprenderlo appena ci si rende conto di averlo interrotto. Nel caso di atti volontari, invece, occorre riparare con atti di carità e con ulteriori periodi di digiuno in segno di penitenza.
Esistono indicazioni particolari per le ore escluse dal digiuno?
No. Al mattino, fino a prima dell’alba, si può consumare un pasto leggero. Una volta tramontato il sole si interrompe il digiuno (iftar), dopo una breve preghiera. Chi vuole ricordare il Profeta può spezzare dei datteri e bere del latte. Le sere di Ramadan sono occasione di festa.
Quando finisce il mese di Ramadan?
Quando sorge il primo spicchio della luna nuova del decimo mese. Inizia così la festa della rottura, Id al-Fitr. Nei Paesi musulmani, i primi tre giorni di questo mese sono dedicati a grandi festeggiamenti.
Quanti sono i musulmani in Italia, che osservano qui il mese di Ramadan?
Secondo i dati dell’Ufficio centrale di statistica della Chiesa, del miliardo e 300 milioni di islamici nel mondo, in Italia ne vivono un milione e 200 mila, l’1,7 per cento della popolazione nazionale.
Si può conciliare l’osservanza del digiuno con attività che richiedono sforzi fisici notevoli?
Sì, ma non andrebbe mai dimenticato il rispetto del proprio fisico, della salute e le condizioni in cui ci si trova. Come nel caso dei braccianti sollevato dal Comitato per la sicurezza agricola di Mantova, che ha chiesto loro di bere almeno un po’ d’acqua durante il digiuno per evitare i malori che si sono verificati l’anno scorso.
E nel caso degli sportivi, che delle prestazioni atletico-fisiche fanno il loro mestiere?
La questione è piuttosto dibattuta. Nel mondo del calcio molti giocatori sono musulmani e domenica scorsa l’allenatore dell’Inter Mourinho ha messo sotto accusa gli effetti del digiuno musulmano sulle prestazioni del centrocampista ghanese Muntari. Anche in Francia si parla di Islam e sport: emblematica la decisione del tecnico del Paris Saint-Germain, Antoine Kombouare, di non convocare i giocatori musulmani durante tutto il mese di Ramadan «per non metterne a rischio la salute».
Il Ramadan e la religione non rappresentano anche un ghiotto affare?
Certo. Per esempio i giganti Nokia e Apple hanno da tempo messo sul mercato una serie di applicazioni per i telefonini da scaricare a pagamento dai siti ufficiali, dedicate proprio al Ramadan e pensate per tutti i clienti di religione musulmana. Il calcolo istantaneo degli orari delle preghiere è solo una delle possibilità sul touch-screen del fedele. L’azienda coreana Lg ha fatto un passo oltre, ideando e mettendo già in vendita in alcuni Paesi arabi l’Islamic phone, il Gd335, un telefonino di ultima generazione pensato proprio per gli utenti di religione islamica. Tra le caratteristiche, una bussola elettronica che permette di individuare la direzione della Mecca.
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