Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  agosto 25 Martedì calendario

E ADESSO IN AMERICA IL CLIENTE "NON PIU’ UN RE"

Telefoni cellulari da Terzo mondo, con la linea che cade ogni cinque minuti nel pieno centro di Manhattan o di San Francisco. Epidemie di epatite e di batterio E.coli per i prodotti alimentari adulterati nei supermercati, dove non è neppure obbligatorio indicare la data di scadenza. Passeggeri in balìa delle compagnie aeree, che li prendono in ostaggio com´è successo su un volo Continental da Houston fermo in pista per una notte; unico risarcimento: un pacchetto di salatini a testa. Dov´è finito il "paese dove il cliente è re", come noi europei definivamo l´America? Eppure la tutela del consumatore è nata qui.
Leggendaria fu la battaglia di Ralph Nader negli anni Sessanta contro la General Motors: un trionfo dell´allora giovane avvocato paladino dei consumatori, che impose le prime misure di sicurezza come la cintura anti-urto obbligatoria. L´Europa andava al traino, copiava le legislazioni Usa più avanzate, ammirava il ruolo delle authorities federali di Washington nei controlli sulla salute. Facevano notizia da noi le cause intentate dai consumatori per i danni del tabacco o per i prodotti difettosi, concluse con indennità miliardarie imposte alla grande industria. Ma nel XXI secolo l´America ha smesso di essere all´avanguardia in questo campo. Le leggi sull´etichettatura dei prodotti alimentari sono più rigorose nell´Unione europea. I passeggeri del Vecchio continente hanno diritto a indennizzi per i forti ritardi, una pratica sconosciuta negli Stati Uniti. La qualità della telefonia mobile è superiore in Cina. Che cos´è accaduto, per far precipitare il consumatore americano dal paradiso all´inferno? Una spiegazione è la rivincita del Big Business, tre decenni di neoliberismo durante i quali le lobby capitalistiche hanno corrotto la politica, hanno modificato i rapporti di forze a loro favore, e sono riuscite a smantellare alcune delle conquiste dei movimenti alla Nader.
Sotto i due mandati dell´Amministrazione Bush le agenzie federali per i controlli alimentari, per la tutela della salute e dell´ambiente, sono state sistematicamente depotenziate. Ma un´altra spiegazione va cercata proprio nella cultura del "cheap". Grande industria e grande distribuzione hanno ipnotizzato il consumatore con la droga degli sconti e dei ribassi. In un´epoca in cui tutto sembra costare sempre meno, anche le aspettative sulla qualità sono state declassate. Un prodotto che non funziona si butta via e si sostituisce con il nuovo modello che costa ancora meno. Il movimento dei consumatori ha subappaltato le proprie battaglie alla casta dei "tort lawyers", gli avvocati delle cause di responsabilità civile. Il capitalismo cheap ha trasformato il consumatore americano in uno dei più mansueti del mondo. Rassegnato a vivere in un´epoca in cui tutto costa poco e tutto è scadente.