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 2009  agosto 23 Domenica calendario

«I VOSTRI FIGLI FANNO SESSO ON LINE» LETTERA DEL COMUNE ALLE FAMIGLIE


Sos sesso. A lanciare l’allar­me è il Comune: la micro-pro­stituzione dilaga su Internet, con giovanissime che arroton­dano mance e primi stipendi sul web e giovanissimi che ne diventano dipendenti. Sex ad­diction, dipendenza da sesso. A ottobre scatterà la campa­gna del Comune: una lettera aperta spedita ai genitori, opu­scoli informativi, campagne pubblicitarie sui giornali e specialisti mobilitati nelle far­macie comunali. Spiega l’as­sessore alla Salute del Comu­ne, Giampaolo Landi di Chia­venna: «C’è una dilagante cul­tura della micro-prostituzio­ne ed il mezzo di diffusione è diventato ovviamente la Rete. E noi abbiamo deciso d’inter­venire per sensibilizzare le fa­miglie » .

Conferma Alberto Caputo, sessuologo e psicoterapeuta: «Milano è stata la prima città italiana a veder esplodere il fe­nomeno. una metropoli uni­versitaria con tantissimi gio­vani ed è la città più tecnologi­ca d’Italia».

In Rete gli allarmi suonano sempre in inglese: cy­ber- porn, cyber-sex, webcam girls. «Micro-prostituzione in­formatica », traduce Landi. Ma anche semplice dipenden­za dai filmati e dai siti hard. «Qualche mese fa c’è stato se­gnalato il caso di ragazzini di una scuola elementare sorpre­si a scambiarsi filmati zoofili sui rispettivi cellulari dopo averli scaricati dal Web». «Un’altra idea – spiega allora il sessuologo – sarebbe quel­la di convincere le famiglie a mettere dei filtri al pc di casa per limitare l’accesso ai siti a luci rosse ai figli adolescen­ti ». Fenomeno solo maschile? Macché. Racconta Caputo: «La sesso dipendenza su Inter­net riguarda al 75 per cento i ragazzi. Ma c’è una fetta di consumatori crescente com­posta da giovani donne».

Non crede però alla teoria della sesso dipendenza un al­tro sessuologo di fama, Willy Pasini, che punta il dito sem­mai «contro la cultura genera­le e le famiglie che latitano»: «Il degrado è generale. Il ses­so è una dipendenza come le altre in una società che ha completamente smarrito i va­lori » .

Dopo l’alcol e il fumo, ora è scattato il giro di vite contro il sesso? «Nessuna crociata ideologica», promette l’asses­sore: «Voglio affrontare il pro­blema laicamente. mio do­vere intervenire di fronte a delle situazioni diventate fuo­ri controllo. Informare su ri­schi e pericoli, tutto qua». An­cora: «Voglio solo invitare a una riflessione sociale colletti­va. Partendo da una certezza: il sesso, quello sano e sicuro, è una componente fondamen­tale della vita e dell’essere umano».