varie, 21 agosto 2009
L’ESODO ESTIVO PER VOCE ARANCIO
«E il Signore punì Caino per l’omicidio del fratello, e disse: ”[…] Per punizione farete la partenza intelligente ad agosto, e vi alzerete alle due di notte per non trovare traffico, e vi accorgerete che tutti sono partiti alle due di notte per non trovare traffico, e vi troverete con quattro milioni di intelligenti al casello dell’autostrada, e gli unici cretini saranno i ladri che in città ripuliranno tutti gli appartamenti…”» (Giobbe Covatta).
Nella prima ondata di esodo estivo di sabato 1 agosto (giornata per cui Autostrade per l’Italia aveva previsto traffico da bollino rosso) la situazione è stata particolarmente critica sul passante di Mestre inaugurato l’8 febbraio scorso proprio per smaltire il traffico veneto: code di 32 chilometri in mattinata, la Protezione civile costretta a intervenire con diecimila bottiglie d’acqua distribuite agli automobilisti bloccati e, poco dopo le 14, la decisione di chiuderlo (è stato riaperto solo qualche ora più tardi a condizioni di traffico più tranquille). Intorno alle 19, il presidente dell’Anas Pietro Ciucci ha chiesto all’Ispettorato vigilanza concessionarie autostradali (Ivca) una «immediata verifica ispettiva» per verificare «quali siano state le cause delle consistenti code e del blocco».
Nel 2008 hanno scelto l’auto per andare in vacanza 68 italiani su cento (75 su cento considerando solo i viaggi brevi, quelli fino a tre notti al massimo) (dati Istat).
Quest’estate, solo sulle autostrade italiane a pedaggio, si metteranno in fila 120 milioni di autoveicoli che percorreranno, tra fine luglio e inizio settembre, circa 8 miliardi di chilometri.
Autostrade per l’Italia prevede traffico da bollino nero l’8 agosto, con code, rallentamenti e tempi di viaggio aumentati di alcune ore da Nord a Sud. Altra data a rischio, il 9 agosto. Per i rientri, meglio evitare giorni da bollino rosso come il 16, 22, 23, 29 e 30 agosto. I maggiori disagi potranno verificarsi in corrispondenza dei 29 tratti autostradali interessati da cantieri inamovibili anche ad agosto. Il Centro coordinamento viabilità della Polizia stradale segnala però con un ”bollino rosso” solo i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria. Nei giorni caldi dell’esodo sarà vietata la circolazione dei mezzi pesanti: secondo il calendario del ministero delle Infrastrutture i camion si fermeranno tutte le domeniche di agosto, sabato 1, 8 e 15 agosto, dalle ore 16 alle 24 di due venerdì critici, cioè il 7 e il 14 (per informazioni: www.stradeanas.it; www.cciss.it; www.poliziadistato.it; www.autostrade.it).
Chilometri di autostrade in Italia. A pagamento: 5.654,7; gestite dall’Anas: 933,4 (dati Aiscat, Associazione italiana società concessionarie cutostrade e trafori).
Dal 23 luglio è disponile, sul sito www. anas.it, Vai (Viabilità Anas integrata), che fornisce informazioni sul traffico in tempo reale, sulla presenza dei cantieri e sugli eventi stradali (rallentamenti, ostacoli, carichi dispersi), aggiornate ogni 200 secondi. Gli automobilisti avranno a disposizione il Call Center viabilità anche in inglese (840.04.2121 con scatto unico alla risposta, 120 linee dedicate e una capacità di risposta di 50.000 chiamate al giorno) e il numero verde 800-290-092 per la Salerno-Reggio Calabria.
Con l’iniziativa «In viaggio con voi» gli utenti potranno segnalare disservizi e criticità direttamente sul web (www.stradeanas.it) o tramite questionari distribuiti negli autogrill che chiederanno giudizi sui livelli delle informazioni (pannelli a messaggio variabile, notiziari radio, code non segnalate), dell’igiene delle aree di servizio e di sosta, sulla cortesia del personale e sui tempi di attesa ai caselli, nei ristoranti e nelle aree di rifornimento (a settembre le "pagelle"). Agli automobilisti verranno inoltre distribuiti sei milioni di volantini contenenti le previsioni del traffico e il decalogo per viaggiare sicuri. Oltre al rispetto dei limiti di velocità e delle distanze di sicurezza, il decalogo ricorda le regole base della guida in sicurezza. Al primo posto, pianificare le partenze tenendo conto delle previsioni di traffico, controllare l’auto prima di mettersi in viaggio, usare le cinture di sicurezza, non bere, riposarsi, occupare la corsia libera più a destra, in caso di incidente chiamare il 113, fermarsi in corsia di emergenza e viaggiare informati.
 Per quest’ultimo obiettivo, solo Aspi (Autostrade per l’Italia), oltre al call center, disporrà di 959 pannelli a messaggio variabile, 6 mila addetti sulla strada, 9 centri radio territoriali, un coordinamento nazionale, 35 centri di esercizio, 1.750 agenti della Polstrada, 435 officine e 1.270 carri di soccorso. Previsti anche 20 percorsi alternativi in caso di traffico congestionato e "Hi-Point" nelle aree di servizio con informazioni in tenpo reale sulla rete.
Autostrade per l’Italia non fornisce dati ufficiali, ma spulciando nei numeri degli scorsi anni si scopre che una delle peggiori giornate di traffico legato alle vacanze (in quel caso un ponte) fu giovedì 2 giugno 2005: oltre 300 chilometri di coda, sette milioni di auto (almeno 15 milioni di vacanzieri) intrappolate per ore e ore sulle autostrade. Le situazioni peggiori, di giorno, sull’ A10 con 60 chilometri tra San Bartolomeo al Mare e Savona e sull’ A14 con 140 tra Cattolica e Bologna. In Emilia, di sera, la coda raggiunse i 200 chilometri.
Nel luglio del 2000, sulla Salerno-Reggio Calabria bloccata da dieci chilometri di coda, per ingannare il tempo (un’ora di attesa nel traffico completamente immobile) i camionisti sfidarono gli automobilisti in una partita di calcio che terminò con un pareggio.
«Una delle esperienze più frustranti del viaggiare in autostrada sono gli ingorghi senza apparente ragione. Improvvisamente il traffico davanti rallenta e si ferma, procede a singhiozzo per chilometri e poi, senza motivo, torna ad essere scorrevole. Niente incidenti, lavori o altre ragioni in vista per il rallentamento. Il matematico Gábor Orosz dell’Università di Exeter, in Gran Bretagna, pensa di aver risolto il mistero. Per farlo ha creato un modello computerizzato del traffico autostradale, risalendo alle cause degli ingorghi senza ragione. Dietro a questo tipo di ingorghi, spiega Orosz, sta la nostra abitudine di essere eccessivamente prudenti. Quando, per esempio, davanti a noi in autostrada vediamo un camion che inizia a cambiare corsia, spostandosi sulla nostra, ovviamente rallentiamo, ma spesso questo rallentamento è troppo brusco o troppo marcato, rispetto a quanto sarebbe necessario. Se la densità di traffico è alta e dietro di noi c’è un altro automobilista prudente, anche lui probabilmente premerà a sua volta leggermente troppo sul freno, rallentando ancora un po’ di più rispetto a noi, e così via, in un’onda di rallentamenti sempre più marcati, che può diramarsi anche per chilometri dietro al punto della frenata iniziale. Alla fine qualcuno si fermerà del tutto e quando ripartirà non avrà la minima idea di cosa possa aver causato quella sosta. Questa causa degli ingorghi autostradali misteriosi, purtroppo, indica che c’è poco da fare contro di loro: meglio che gli automobilisti siano eccessivamente prudenti, piuttosto che spericolati» (Alex Saragosa su videoscienza.it).
Secondo gli italiani stare fermi nel traffico è «più frustrante che perdere un’intera settimana di lavoro non salvata nel computer» e più doloroso «di una seduta dal dentista» (da una ricerca della compagnia di assicurazioni Zuritel).
«Perché in autostrada riusciamo sempre a scegliere la coda più lenta? E perché quando siamo in colonna veniamo superati da tutti, da destra e da sinistra? Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature da Donald Redelmeier e Robert Tibshirani (matematici delle università di Toronto, Canada, e Stanford, Usa), è solo quando siamo fermi che notiamo le altre file e le auto che ci superano, facendo i dovuti paragoni. Quando invece è la nostra la fila più veloce, siamo impegnati a guidare e non guardiamo le auto "lente" che abbiamo superato. C’è poi un altro aspetto evidenziato da Nick Bostrom, della Yale University: su due code di uguale lunghezza, una veloce e una lenta, le auto nella seconda saranno sempre in maggior numero rispetto alla prima, in quanto è proprio l’eccesso di veicoli a rallentare la viabilità. Risultato: saranno sempre più gli automobilisti che si lamentano di essere nella fila sbagliata di quelli che procedono senza problemi» (Andrea Porta su Focus del 12 marzo 2008).
Dall’8 agosto saranno in vigore le modifiche al codice della strada introdotte dalla legge 94/09 sulla sicurezza. Tra le novità: tasso alcolemico di zero grammi/litro per i conducenti con meno di 21 anni; limite di velocità innalzabile a 150 km/h nelle autostrade con tutor; 200 euro di multa a chi tiene acceso il motore durante la sosta; multe da 779 e 3.119 euro per chi supera il limite di oltre 60 km/h (i vecchi importi erano da 500 a 2 mila euro); possibilità di pagare le multe – per chi ha un reddito annuo inferiore a 10.628 euro - in rate mensili (fino a 60 per quelle che superano i 5mila euro). «[…] Un altro giro di vite potrebbe invece scattare nel bel mezzo delle ferie, ammesso che il Parlamento faccia in tempo a dare l’ok ai tanti ritocchi contenuti nell’altro disegno di legge approvato il 21 luglio dalla commissione Trasporti della Camera. Il paradosso è che comportamenti puniti più severamente all’andata – quando avranno efficacia le modifiche della legge 94/09 – potrebbero risultare meno gravi al ritorno – se entreranno in vigore gli "ulteriori" ritocchi. Un esempio è sugli eccessi di velocità, modificati due volte. Dall’8 agosto chi supera i limiti di oltre 40 chilometri orari rischia come minimo una multa da 493 euro e di vedersi prosciugare la patente di dieci punti. Chi invece sceglierà di sfogarsi sull’acceleratore più avanti, potrebbe pagare una multa appena più salata (500 euro il minimo), ma perderà molti meno punti (sei anziché dieci). Nello stesso intervallo di tempo, la cattiva abitudine di tenere il motore acceso durante la sosta (multe da 200 euro) non sarà più sanzionata […]» (Andrea Maria Candidi sul Sole 24 Ore del 27 luglio).
Feder-Salus sostiene che prima di mettersi in viaggio il 65% degli italiani non tiene conto delle proprie condizioni psicofisiche, il 47% si rimpinza di cibo o digiuna e il 46% non considera le condizioni atmosferiche rischiando disidratazione, colpi di sonno o di calore. I consigli: nei giorni precedenti alla partenza controllare che l’auto sia a posto; non mettersi in strada appena usciti dal lavoro o dopo abbuffate o a stomaco vuoto; non indossare per il viaggio tessuti sintetici, meglio cotone e lino, soprattutto per i bambini; portarsi dell’acqua; aria condizionata in auto non più di 2 gradi sotto quella esterna (per non cominciare la vacanza con raffreddori e bronchiti); non abusare di stimolanti tipo caffeina, meglio succhi di frutta; durante le soste in autostrada evitare pasti completi; fare una sosta ogni due ore per evitare crampi e colpi di sonno.
«Sai perché se mentre viaggi in autostrada non leggi il cartello ”attento ai colpi di sonno”, forse stai già dormendo?”» (Fiorello).
Il tutor, strumento di monitoraggio della velocità media, attivo su 2.220 chilometri della rete Aspi (33%), nei primi 12 mesi di funzionamento ha fatto registrare una riduzione del 15% della velocità media e un calo del 25% dei picchi dell’acceleratore. Nei tratti interessati dal sistema il numero dei morti è stato dimezzato, il tasso di incidenti è sceso del 19% e i feriti sono diminuiti del 27%.
Da gennaio a giugno i morti sulle autostrade sono diminuiti del 30% rispetto allo stesso periodo del 2008 e dal 1999 a giugno 2009 il tasso di mortalità sulla rete di Autostrade per l’Italia è passato da 11,4 a 2,8 ogni miliardo di chilometri percorsi (oltre 300 morti in meno sulla strada ogni anno). La Polizia stradale ha reso noto, inoltre, che da luglio 2008 a giugno 2009 i morti per incidenti sulla rete autostradale sono diminuiti del 21,9% rispetto l’anno precedente, passando da 233 a 182. Anche il numero degli incidenti è diminuito: dai 22.139 registrati da luglio 2007 a giugno 2008 si è passati a 19.927 (-10%) nei 12 mesi successivi.
I trattori fanno più incidenti 
di tutto il traffico autostradale. Lo rivela una ricerca dell’Asaps, associazione amici della polizia stradale. Solo nel mese di giugno 2009 i morti a causa di incidenti con trattori sono stati 31, quelli sulle autostrade italiane 29.
Il 55% degli incidenti è determinato da errati comportamenti di guida, ossia da: mancato rispetto delle regole di precedenza, guida distratta, velocità troppo elevata, distanza di sicurezza non mantenuta. E se è vero che lo stato psico-fisico alterato del conducente (per alcol, malore, stupefacenti, sonno) incide sul totale per poco più del 3%, va anche detto che si tratta in genere di eventi con gravi conseguenze.
Un sondaggio di Aci-Censis ha classificato come ottimi guidatori solo lo 0,3% degli italiani, buoni il 5%, discreti il 13,8 %, sufficienti il 33,9. Il 46,9% era ritenuto da bocciare.
Il 35% degli italiani risponde al telefono senza auricolare mentre guida, il 14% non rispetta la distanza di sicurezza viaggiando a velocità elevate, il 19% si mette alla guida dopo aver bevuto più di due bevande alcoliche, il 36% guida senza cintura di sicurezza, il 24% viaggia spesso - o qualche volta – in autostrada ad una velocità superiore a 160 km/h, il 44% va ad oltre 65 km/h in città (risultati di un sondaggio dell’Axa).
A Napoli, essendosi fermato al semaforo, e sentendo che dietro gli suonavano, Marcello Veneziani si girò e si sentì dire: «Vai, vai che è rosso fresco» (Marcello Veneziani, Sud, Mondadori 2009).