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 2009  agosto 18 Martedì calendario

LA SICILIA BATTE CASSA SUL «6»


Per la Sisal però la norma è già valida: versati ad agosto 900mila euro - L’ATTESA CONTINUA - Ieri ancora nessun vincitore A vuoto maxi-sistema impostato a Modena Cinquanta turisti austriaci portati in Italia da un tabloid

MILANO
Il Superenalotto da record è sempre più inafferabile anche dopo la giocata di ieri, ma la sestina magica non trasformerà solo la vita del fortunato vincitore. In questi mesi la febbre del gioco sta registrando una serie di positivi "effetti collaterali". Sta infatti dando una robusta boccata d’ossigeno alle casse erariali, alle entrate dei tabaccai (si veda pezzo a fianco), ed anche - e qui è la sorpresa - al bilancio della Regione Siciliana. In base all’articolo 6 della legge 559 del 23 dicembre 1993, l’amministrazione siciliana può incassare il 12,25% del totale delle giocate raccolte, naturalmente, nella stessa regione. Un "privilegio" confermato anche dal decreto del 11 giugno 2009 (Misure per la regolamentazione dei flussi finanziari connessi al gioco Enalotto e al suo gioco complementare e opzionale) e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (la numero 149) del 30 giugno 2009 che non solo ribadisce la norma, ma negli allegati specifica la destinazione della «raccolta del gioco complementare ed opzionale» e la destinazione «della raccolta del Superenalotto». In entrambi i casi chiarisce le voci che finiscono all’erario in base a quattro differenti capitoli del bilancio dello Stato e poi spiega la complicata formula in base alla quale, giocata per giocata, una percentuale (il 12,25%) della raccolta finisce al capitolo 1008 del Bilancio della Regione Siciliana.
Una somma consistente se si considera che stando a quanto risulta alla Sisal, che gestisce Superenalatto ed Enalotto (del Lotto si occupa Lottomatica), solo con i due concorsi di inizio agosto è partito per i conti di Palazzo d’Orléans un versamento di oltre 900mila euro. Una somma però sul cui incasso arriva la secca smentita della direzione generale dell’Assessorato al Bilancio dipartimento finanze della Regione Siciliana. vero che dal rendiconto generale della Regione del 2008 proprio al capitolo 1008 compare la voce «quota del 12,25% dell’incasso lordo dei proventi derivanti dall’esercizio dei giuochi di abilità e dei concorsi pronostici» e a fianco sotto il riferimento "competenze" la cifra di 17.865.105,87. «Tuttavia – spiega Giglione, dirigente generale del dipartimento – si tratta di una cifra riferita solo al Lotto e che abbiamo ridotto nella previsione per il 2009 a 12,5 milioni, mentre dagli uffici mi smentiscono categoricamente che incassiamo anche dal Superenalotto. Un punto questo su cui peraltro abbiamo un contenzioso aperto con lo Stato: chiediamo infatti di rendere più congruente una somma determinata da leggi ormai superate, risalgono al 1948 e al 1961, e che ci erano state concesse come entrata sostitutiva dell’imposta di ricchezza, quella cioè sulle vincite». Intanto in attesa che la Sicilia faccia chiarezza su queste cifre a più zeri, c’è una certezza: la corsa alle giocate. A Modena ci hanno provato in 2.000 con un "sistemone" da oltre 81 mila euro. Ma il contagio, già dalla scorsa settimana, sembra aver ormai colpito mezza Europa, suscitando anche l’interesse mediatico di prestigiose testate. A Rimini, domenica, sono sbarcati 140 turisti tedeschi in cerca del colpo milionario. Il viaggio - il secondo dopo quello di giovedì scorso a Malpensa - è stato organizzato dal giornale tedesco Bild in collaborazione con Air Berlin per documentare la febbre del gioco in Italia, che ha coinvolto anche i vicini paesi europei. Mentre il tabloid austriaco Oesterreich ha sorteggiato cinquanta fortunati lettori da portare ad Udine per tentare la sorte.