A. Jac., Corriere della Sera 20/8/2009, 20 agosto 2009
In Italia assegni, cambiali e tratte non onorate, nei primi sei mesi dell’anno, sono cresciuti sia nel numero (+5,2%) sia negli importi (+12,7%), portando il monte totale a superare il tetto dei 2,2 miliardi di euro
In Italia assegni, cambiali e tratte non onorate, nei primi sei mesi dell’anno, sono cresciuti sia nel numero (+5,2%) sia negli importi (+12,7%), portando il monte totale a superare il tetto dei 2,2 miliardi di euro. I dati Unioncamere sull’andamento dei protesti nel primo semestre del 2009 (in base ai dati raccolti dalle Camere di Commercio) sottolinea una serie di incrementi per cambiali a vuoto (+15,1% nel numero, +20,4% nel valore medio), pagherò rimasti sulla carta (+38,7%, per un controvalore di 951 milioni). In aumento anche le tratte, strumento di pagamento ormai superato ma ancora in uso nel mondo degli affari: il numero di quelle non incassate tra gennaio e giugno è cresciuto del 25,9% mentre il loro importo totale è aumentato del 28%. Quasi 320 milioni di euro promessi e mai pagati. Lombardia, Lazio e Campania sono le regioni dove si concentrano le mancate promesse di pagamento (con un monte di scoperto rispettivamente di 422, 399 e 334 milioni, il 52% di tutto l’insoluto nazionale del semestre). Mentre tra le città è Roma la capitale italiana dei «bidoni».