Nicol DeglཿInnocenti, La Gazzetta dello Sport 19/8/2009;, 19 agosto 2009
NELLA CITY LO STIPENDIO TORNA D’ORO
Nonostante l’offensiva lanciata in Europa e Usa contro i super- stipendi dei managere l’attesa per la storica sentenza della Corte Suprema statunitense sull’equità dei compensi, segnali di senso opposto arrivano da Londra: dopo mesi di crisi e congelamento di stipendi e assunzioni, ci sono ora segnali di un aumento sia delle retribuzioni che delle opportunità di lavoro. Nel settore finanziario lo stipendio medio è aumentato del 6% tra giugno e luglio, secondo un sondaggio dell’agenzia di reclutamento specializzata Morgan McKinley, in gran parte a causa della «caccia alle star», la concorrenza tra banche per aggiudicarsi i trader e i banchieri con la migliore reputazione.
Lo stipendio medio è ora di 52.223 sterline all’anno, che rappresenta un record positivo per il 2009 ma un calo dell’1% rispetto al luglio dello scorso anno. «Si è intensificata la ricerca di candidati con un’ottima performance nel loro campo e vengono loro offerti stipendi competitivi per convincerli ad accettare l’incarico » ha spiegato ieri Andrew Evans, managing director dei servizi finanziari di Morgan McKinley. La City è tornata ad assumere in molti settori «soprattutto ai livelli alti, di dirigente e oltre».
Un altro segnale positivo rilevato è l’aumento graduale ma costante della fiducia nel settore. I dati dimostrano un calo del 7% in luglio nel numero di posti di lavoro vacanti rispetto a giugno.
«I datori di lavoro si sono impegnati ad assumere e i livelli di fiducia nella City sono migliorati, quindi il calo mensile registrato è dovuto a fattori stagionali e non a un ulteriore indebolimento del mercato del lavoro, - ha detto Evans - . Il quadro annuale però dimostra come la situazione sia ancora depressa ». Secondo i dati del Centre for Economic and Business Research il settore finanziario in Gran Bretagna attualmente impiega 295mila persone, un netto calo rispetto al massimo di 353mila raggiunto nel 2007 prima dello scoppio della crisi. Un sondaggio tra agenzie di reclutamento del settore rivela però la diffusa convinzione che il peggio sia passato, un ottimismo trainato dalla ripresa dei mercati finanziari e dall’aumento della fiducia degli investitori.