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 2009  agosto 19 Mercoledì calendario

DOMANDE E RISPOSTE - DALLA MODERNIZZAZIONE ALL’OSCURANTISMO RELIGIOSO - 1

Quando nacque l’Afghanistan?
L’Afghanistan cominciò ad assumere un’autonomia politica e territoriale a partire dal 1747, quando si concluse la supremazia persiana. Ma il paese si trovò presto conteso tra le due potenze presenti nell’area, Russia e Inghilterra.
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Perché scoppiarono e quante furono le guerre anglo-afghane?
I russi intendevano espandersi a sud, gli inglesi volevano proteggere i domini coloniali in Asia. I conflitti anglo-afghani furono tre: nel 1838, nel 1878 e nel 1919.
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Quando l’Afghanistan diventò indipendente?
Al termine del terzo conflitto del 1919, l’Afghanistan, pur restando sotto la sfera di influenza britannica, ottenne l’indipendenza, anche nel campo della politica estera. Il re Amanullah avviò una vasta opera di modernizzazione del paese che incontrò la resistenza AFP
dei gruppi più conservatori. Nel 1973 divenne un repubblica: l’ex primo ministro Mohammed Daoud ( nella foto)
prese il potere con un colpo di stato mentre il re Zahir Shah era in visita in Italia, dove trovò asilo politico. Daoud abolì la monarchia.
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Quando fu invaso dall’Urss?
Nel 1979: Mosca temeva che l’Afghanistan virasse in direzione antisovietica. L’invasione provocò la reazione degli Stati Uniti, che finanziarono la resistenza dei gruppi di guerriglieri (mujaheddin) con denaro e armamenti. La guerra in Afghanistan si rivelò peri sovietici un pantano. Il ritiro venne completato nel 1989, ma poco dopo cominciarono i conflitti tra le varie fazioni interne al paese. Alla fine prevalsero i talebani.
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Chi sono i talebani?
La parola taliban significa "studente" in lingua pashtun. I talebani sono gli studenti delle scuole coraniche, che nel 1996 entrarono a Kabul e instaurarono una specie di emirato afghano, un regime di matrice religiosa riconosciuto solo da Pakistan e Arabia Saudita. Vennero cacciati da Kabul con l’offensiva anglo americana del 2001.
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Perché nel 2001 ha preso il via il conflitto in Afghanistan?
Il 7 ottobredi quell’anno,a meno di un mese dagli attentati al World Trade Center e al Pentagono ad opera di al-Qaeda, le forze armate statunitensi e britanniche cominciarono a bombardare l’Afghanistan avviando l’operazione Enduring Freedom.
Il regime fondamentalista dei talebani, guidato dal Mullah Omar, ospitava infatti le basi di al-Qaeda e il leader dell’organizzazione Osama bin Laden.
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Quali paesi hanno partecipato all’offensiva?
Oltre a Gran Bretagna e Stati Uniti, hanno preso parte alle operazioni l’Australia, la Norvegia, la Danimarca, l’Olanda, la Francia, la Germania e l’Italia.
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Quando è entrata in scena la Nato?
Nel 2003, assumendo il comando dell’Isaf (International Security Assistance Force), la missione autorizzata dall’Onu nel 2001 per promuovere la sicurezza e lo sviluppo dell’Afghanistan. La missione Isaf, limitata a Kabul, nacque con intenti di stabilizzazione e addestramento dell’esercito afghano. Lo scenario è però cambiato dal 2003, con l’allargamento delle operazioni ad altre zone del paese e, dal 2006, con l’estensione a tutte le province. Dal 2003 infatti i talebani si sono riorganizzati, favoriti dal contemporaneo impegno americano in Iraq e oggi controllano alcune zone del sud. Le missioni Enduring Freedom e Isaf hanno così unificato il comando, affidato al generale americano Stanley McChrystal.
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Quanti sono i militari occidentali presenti in Afghanistan?
Sommando le due missioni, sono circa 100mila: il maggiore sforzo è degli americani, che schierano quasi 60mila uomini; seguono gli inglesi con 9mila unità. L’Italia contribuisce con 3.200 militari, concentrati nel comando di Herat. I soldati occidentali morti dal 2001 a oggi sono circa 1.321.
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Per cosa si vota domani?
Per eleggere il nuovo presidente dell’Afghanistan. Dei 41 candidati originariamente registrati, ne restano in corsa 31, incluse due donne. Ma sono quattro i candidati principali. L’ex ministro degli Esteri Abdullah Abdullah, l’ex ministro della pianificazione Ramazan Bashardost, l’ex ministro delle finanze Ashraf Ghani, e l’attuale presidente Hamid Karzai. Quest’ultimo resta il favorito. Guida di fatto il paese dalla caduta del regime talebano nel 2001: nominato presidente dell’amministrazione transitoria, venne eletto nel 2004 con il 55,4% dei voti. Di etnia pashtun, 51 anni, Karzai ha perso consensi, tra accuse di corruzione e malgoverno. L’ultimo sondaggio gli assegna comunque il 44 per cento.