Andrea Cristofani, La stampa 18/8/2009, 18 agosto 2009
ROTONDA SUL MARE, ANZI SUL LAGO
Che la celebre rotonda sul mare cantata da Fred Bongusto sia in realtà su un lago lascia tutti un po’ perplessi. Eppure il paroliere Franco Migliacci, autore di successi come Che freddo fa, Il cuore è uno zingaro, Tintarella di luna, solo per citarne alcuni, alla fine ha confessato che sì, la rotonda che ha fattto innamorare intere generazioni, il simbolo stesso della musica leggera dei favolosi Anni Sessanta, si trova a Cortona, su un lembo del lago Trasimeno: «Ho un po’ barato, è vero. Io sono di Cortona, dal mio paese si vede uno spicchio del Trasimeno. Da ragazzi ci andavamo sempre in bicicletta. Poi io sono andato via, ma mi era rimasto il ricordo». Ripercorre quegli anni, Migliacci, sul filo della memoria: «Una volta che mi trovavo in paese, anni dopo, convinsi gli amici a lasciare le auto e ad andarci in bicicletta, come ai vecchi tempi. La mia fidanzata, quella di Tintarella di luna, per capirci, mi aveva appena lasciato. Alla fine si era stufata di fare da tappezzeria. Ero disperato. Gli altri ballavano felici con le loro ragazze, io me ne stavo da solo a macerare la tristezza...». Solo e immalinconito, par di capire, a guardare le luci della sera scivolare come fiammelle sulle acque del lago.
E’ dunque qui, in questo specchio d’acqua dolce che ogni anno muore un po’, abbassando di qualche centimetro il suo livello idrometrico, che Migliacci si ispirò per la canzone cult Una rotonda sul mare, galeotta di tanti amori estivi. Qui, dove nel fitto dei canneti nidificano le folaghe, dove ovunque si volga lo sguardo si possono ammirare aironi bianchi e rossi, il paroliere toscano si lasciò sorprendere dal passo lieve della nostalgia, scrivendo uno dei più riusciti testi della musica nazionale. Intanto, in questi anni, lo scettro di musa ispiratrice dei versi della celebre canzone interpretata da Fred Bongusto, se lo sono contese molte località balneari, in lotta per aggiudicarsi la rotonda più celebre del Belpaese. E’ Senigallia, con la sua celebre spiaggia di velluto, a dichiarare che l’immortale rotonda lanciata dall’autore di Spaghetti a Detroit, è proprio la sua, quel tempietto bianco stile Belle Epoque che si trova lì, in quel tratto dell’Adriatico, di fronte all’hotel Bagni. Così, dopo averla ristrutturata ben bene investendo qualcosa come due milioni e mezzo di euro (due dei quali finanziati dalla Cee), il Comune offre la location ai romantici di tutti i tempi che qui vogliono giurarsi amore eterno. Ma il prezzo della rotonda da favola non è certo popolare. Mille euro tondi tondi e, voila, il mito è a disposizione degli innamorati per un’ora buona.
Ma di rotonde sul mare è pieno lo Stivale. Anche la Riviera di Levante rivendica la sua autentica, originalissima rotonda che, a dar retta all’orgoglio ligure, si troverebbe a Lerici, nel borgo marinaro del Golfo dei poeti, nell’ex discoteca Lido, diventata un hotel a quattro stelle con tanto di suite e, neanche a dirlo, vasca talassoterapica tonda. Ma non basta. C’è perfino chi, come la città di Termoli, ne fa una questione di provenienza, facendo valere, a mo’ di prova, l’abitudine di Fred Bongusto di trascorrere le vacanze in quel tratto di spiaggia molisana, nel litorale nord di Sant’Antonio. Le ipotesi si sovrappongono l’un l’altra, si incrociano e confondono, costellando il «mare nostrum» di una serie infinita di costruzioni a pianta circolare. Succede così che una rotonda, uguale identica a quella cantata da Bongusto, sarebbe stata avvistata ai Bagni Balena di Viareggio, un’altra, anch’essa simile in tutto e per tutto a quella della canzone degli anni Sessanta, tra i limoni della costiera amalfitana. C’è chi giura si trovi a Lido di Ostia, chi metterebbe invece tutte e due le mani sul fuoco che la rotonda in questione si trova nientemeno che a Mazara del Vallo, in Sicilia.
E’ stato detto e pensato tutto e il contrario di tutto, tanto che ora la rivelazione di Migliacci sembra davvero sparigliare le carte. Enrico Vaime, perugino doc, accoglie con compiacimento la notizia, premettendo tuttavia di essere un po’ fazioso: «E’ ovvio che la rotonda sul mare funziona di più, almeno in Italia. Perché i laghi, qui da noi, sono trascurati. Se l’acqua non si muove non ci piace. Non siamo un popolo incline alla meditazione». Poi, con garbata ironia, conclude: «Ha fatto benissimo, Migliacci, a mentire prima e smentire ora. La Storia ha bisogno di verità». Anche se, ammoniva Pirandello, nulla è più complicato della sincerità.