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 2009  agosto 19 Mercoledì calendario

SUPERENALOTTO, LO STATO HA GIA’ VINTO


C´è chi strappa la schedina, chi s´ingegna in nuovi sistemi, chi continua con il proprio gioco tenace e solitario. La sestina del Superenalotto continua ad essere inafferrabile. Anche ieri le code alle ricevitorie, le attese sono state pazienti quanto inutili: nessuno ha centrato i numeri estratti. La combinazione vincente (2, 19, 43, 49, 77, 82. Jolly 50. Superstar 7) ha beffato i giocatori, il jackpot sale così a 143,9 milioni, la vincita più alta dei giochi in Europa. Il prossimo appuntamento è per domani, intanto si prevede che crescerà ancora il numero dei giocatori per quella che è diventata l´imprevedibile sfida dell´estate.
Ma mentre gli italiani tentano la sorte e sperperano con fiduciosa sventatezza, euro dopo euro, milioni, lo Stato osserva silenzioso e intanto incassa. In oltre sei mesi gli italiani hanno speso nella caccia alla sestina impossibile 1,873 miliardi di euro. Di questa cifra l´erario, secondo i calcoli di Agipronews, ha trattenuto circa 927 milioni. Infatti dei soldi giocati, il 49,5 per cento va allo Stato, il 38,1 per cento torna al montepremi, il 4 per cento va alla Sisal e l´8 è trattenuto dalle ricevitorie. E i soldi dello Stato a chi andranno? Sono queste le entrate che aumentano anche in tempi di recessione e sono in molti a batter cassa.
Secondo il decreto fatto dopo il terremoto in Abruzzo, per tre anni, parte dei soldi provenienti dai giochi dovrà andare a sostegno della ricostruzione. Una quota quindi sarà destinata ai terremotati. Il resto però non è ancora deciso. Solo le entrate del gioco del Lotto sono devolute ai Beni culturali, su quelle del Superenalotto non c´è nessun vincolo. C´è però chi accampa dei diritti. Come la Regione Sicilia. In base all´articolo 6 della legge 559 del 1993 l´amministrazione siciliana può incassare il 12,25 per cento del totale delle giocate raccolte, naturalmente nella stessa regione. «Una somma non di poco conto - rileva l´agenzia Agicos - visto che dalla Sicilia arriva il 6,8 per cento circa della raccolta nazionale. Vale a dire che ad agosto nell´isola sono state effettuate giocate per 27,2 milioni, oltre 143 da inizio anno». Su questa somma però c´è un contenzioso tra la Regione Sicilia e lo Stato perché secondo l´assessorato al bilancio la cifra non comprende le entrate del Superenalotto. Che però ora vengono reclamate.
Reclamano anche gli enti pubblici che vorrebbero un aiuto dallo Stato per i loro bilanci in rosso. Mentre c´è anche chi vuole dirottare il "tesoretto" dell´erario a sostegno delle grandi opere pubbliche. Per ora chi si è avvantaggiato sicuramente della folle corsa al jackpot sono solo i tabaccai. Sono 28 mila quelli abilitati per le giocate, commercianti che possono contare su una costante percentuale di incassi, esattamente l´8 per cento. Secondo Agipronews, dall´inizio dell´anno a luglio, grazie alla passione insaziabile per il gioco degli italiani, le ricevitorie hanno incassato da tutti i giochi 866 milioni. Mai però un centesimo dal jackpot del Superenalotto. Per questo tradizione vuole che la tabaccheria dove si gioca la schedina vincente metta ogni volta un cartello. Annuncia che lì, proprio lì, è passata la dea bendata. Lo fa per attirare nuovi giocatori, ma sperando anche che il Vincitore non sia del tutto smemorato, se ne ricordi e ringrazi.