Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  agosto 18 Martedì calendario

LA LUNGA MARCIA DEI DIRITTI

Qualcosa si muove in Cina.
Nel paese dello sviluppo economico tumultuoso e dei diritti che arrancano lentissimi, qualcosa sta cambiando. Paradossalmente, sotto i colpi della crisi economica. Accade che nelle province del Nord-Est industrializzato si respiri all’improvviso un’aria nuova nelle fabbriche e le organizzazioni dei lavoratori incassino vittorie finora insperate. In meno di un mese due privatizzazioni d’impianti siderurgici sono state bloccate dai governi locali in seguito alle rivolte degli operai che chiedevano salari più alti. «Gli interessi dei lavoratori non possono essere ignorati», hanno sottolineato gli attivisti sindacali. In un momento in cui l’industria siderurgica cinese soffre una crisi profonda e ha bisogno di consolidamento, le autorità hanno fermato la polizia e si sono sedute a trattare. Nelle stesse ore, un’intera città stringeva d’assedio una fonderia responsabile dell’avvelenamento di centinaia di bambini. Le rivolte sociali accompagnano ciclicamente lo sviluppo dell’immenso paese. In questa fase, la lunga marcia verso la democrazia sembra spiccare un salto.