Il Sole-24 Ore 18/8/2009;, 18 agosto 2009
LA SCHEDA
Doppio appuntamento
Il 20 agosto gli afghani saranno chiamati alle urne per eleggere il presidente e i propri rappresentanti nei 34 consigli provinciali del paese. I candidati per le presidenziali erano in origine 41, ieri- con il ritiro di altri quattro- sono scesi a 32; per le provinciali sono in lizza oltre 3mila candidati
Elettori e seggi
Gli elettori registrati nelle liste sono circa 17 milioni su una popolazione complessiva di 33 milioni (nel 2005 gli elettori erano poco più di 12 milioni); per oltre un terzo sono concentrati nelle città. I seggi previsti dalla commissione elettorale sono 7mila, ma la settimana scorsa era scattato l’allarme sicurezza e alcuni funzionari avevano dichiarato che almeno il 10% delle sezioni non sarebbe stato in condizione di aprire. Più ottimistica la valutazione fornita ieri: si prevede che giovedì apriranno 6.500 seggi, 300 in più rispetto alle ultime elezioni
Militari e osservatori
A vigilare sulla sicurezza sono chiamati i militari della Natoe quelli della missione statunitense Enduring Freedom (circa 100mila in tutto), insieme a esercito e polizia afghani (160mila effettivi). La Commissione elettorale indipendente ha fatto sapere di aver registrato circa 120mila osservatori, afghani e stranieri.
L’Unione europea ha inviato 120 suoi osservatori
Il voto e i risultati
Le urne rimarranno aperte dalle 7 alle 16 locali (dalle 4 e 30 alle 13 e 30 in Italia). I primi risultati dello scrutinio sono attesi tra il 3 e il 16 settembre, quelli definitivi dovrebbero essere annunciati il 17. Per essere eletto presidente al primo turno occorre ovviamente ottenere il 50% più uno dei consensi; in caso contrario, si va al ballottaggio